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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Otranto

Niente mascherine e distanziamento, irrompono gli agenti: chiusi due locali

A Otranto sono stati sanzionati lo Spinnaker Lounge e il Batik. Alcuni poliziotti si sono appostati per le riprese, altri si sono infiltrati fra i turisti

OTRANTO – Cinque giorni di chiusura per non aver rispettato le misure di sicurezza anti-Covid. È il destino toccato, questa volta, a due locali del centro storico di Otranto, lo Spinnaker Lounge e il Batik. Con tanto di sanzioni per gestori e dipendenti e atti inviati alla Prefettura di Lecce che potrebbe anche inasprire il provvedimento, fino a un massimo di trenta giorni.

Per certificare le condotte, gli agenti della polizia amministrativa della questura di Lecce hanno dovuto da un lato appostarsi, dall’altro infiltrarsi fra turisti e visitatori, fingendosi a loro volta frequentatori della movida, vista l’estrema difficoltà nel raggiungere inosservati l’area dei Bastioni di Otranto, nota per i suoi locali. E l’hanno fatto con la collaborazione dei poliziotti del commissariato locale e, in ulteriore supporto, di quello di Taurisano, avvalendosi anche delle rispettive polizie scientifiche.

Proprio il contributo degli agenti della scientifica di Otranto e Taurisano è stato determinante per comprendere le dinamiche in quell’area e l’atteggiamento dei pubblici esercenti. Ritenendo, evidentemente, di non essere osservati dalle forze dell’ordine, i due locali avrebbero violato a ripetizione molte delle norme finalizzate al contrasto della pandemia.

c5a762f1-d494-410b-9f10-e7ec7e2a6fe3-2Da postazioni strategiche tramite le quali passare inosservati, già a partire dalle 22 i poliziotti hanno potuto riprendere, fotografare, e documentare tutta una serie di comportamenti ben poco consoni e, dopo oltre tre ore di ininterrotte riprese, avendo ormai più che abbondante materiale probatorio, la polizia amministrativa si è palesata, intervenendo sui due locali in particolare e imponendone la chiusura immediata.

Inutile infilare in fretta e in furia le mascherine e invitare i clienti a rispettare il distanziamento. Ormai tutto era stato ripreso e, non solo. Come detto, infiltrati fra i clienti c’erano anche diversi agenti, per cui non è rimasto altro da fare che ammettere le violazioni.

Fra le varie contestazioni, il fatto che nessuno dei dipendenti dei due locali avesse indossato mascherine durante i rapporti con i clienti, la mescita, le operazioni di banco o di cassa. Non solo. Gli stessi addetti alla vigilanza non avrebbero fatto mantenere il distanziamento fra clienti all’interno degli spazi in concessione, sottraendosi per primi all’obbligo della mascherina protettiva. Il momento è quello che è, l’economia locale è in difficoltà e c’è bisogno di fare cassa. Si sa. Ma non si può certo agire in deroga delle norme che servono a tutelare l’incolumità pubblica.

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