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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Ottantatré verbali e spese di notifica super? "Solo negligenza del cittadino"

Il comandante della polizia locale, Donato Zacheo, replica alla nota dello Sportello dei diritti sulla vicenda riguardante un automobilista. Che non avrebbe mai comunicato la propria presenza all'indirizzo e le targhe delle autovetture con cui si muove nel centro storico

LECCE - “Sarebbe sempre meglio informarsi prima di parlare, ma, purtroppo, e non è la prima volta, il responsabile dello Sportello dei Diritti preferisce sparare a zero, senza motivo, contro un organo istituzionale, insinuando nell’opinione pubblica il dubbio di irregolarità che discreditano l’operato del Corpo e dell’Amministrazione che rappresenta. Un atteggiamento, questo sì, censurabile”.

Non usa mezzi termini il comandante della polizia locale, Donato Zacheo, rispondendo a una nota diffusa nei giorni scorsa da Giovanni D’Agata, riguardante la notifica record di 83 verbali ad un residente del centro storico.

“I verbali, com’è noto, sono stati elevati per il passaggio a un varco della Ztl, nonostante non fosse stata mai comunicata, da parte del residente, all’Ufficio mobilità e trasporti, la targa del proprio veicolo”.

Già qui il comandante evidenzia “una sua prima negligenza di cui, com’è ovvio, non abbiamo responsabilità. E su questo, mi pare di capire, nulla quaestio. La polemica si è scatenata, invece, sull’ammontare complessivo delle spese di notifica degli accertamenti”, ricorda ancora. “L’importo è elevato, ma tutto legittimamente addebitato, secondo regolari procedure di legge, senza alcun ingiustificato aggravio per il trasgressore”. La cifra tocca quasi 2mila euro.

“Purtroppo, per una cinquantina di quegli 83 accertamenti il trasgressore risultava ancora residente in un paese della provincia, perché la registrazione del trasferimento della sua residenza a Lecce, al Pra e alla Motorizzazione civile, le uniche banche dati alle quali ai sensi del codice della strada possiamo attingere, è stata trascritta solo dalla fine di gennaio 2015”, spiega il comandante.

La necessità di rinotificare ha quindi raddoppiato le spese di quegli accertamenti. Per una trentina multe rimanenti, invece, la cui notifica è stata inoltrata successivamente a quella data, l’addebito è stato di 16 euro e 20, come di prassi, secondo la ricostruzione di Zacheo.

“Solo grazie alle nostre indagini, però, venerdì scorso, siamo riusciti a notificare tutti e 83 gli accertamenti in questione, presso i nostri uffici, per mezzo di un ufficiale giudiziario con la consegna nelle proprie mani del trasgressore, perché, è questa è stata la sua seconda negligenza”. Ovvero: “Non aveva segnalato in alcun modo la propria presenza all’indirizzo, dove risultava sconosciuto al postino. Ma tale procedura, e non poteva essere diversamente, non ha comportato nessun ulteriore aggravio di spese”, ha spiegato il comandante.

“Sarebbe stata sufficiente una telefonata per avere tutti i chiarimenti del caso - ha concluso – e si sarebbe evitato quest’inutile ed ingiustificato clamore.”

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