Palazzo Vernazza mette tutti in fila...lunga e ordinata

LECCE - Come da tradizione, le "Giornate Fai di primavera" si confermano un successo di pubblico. Lo ha testimoniato la fila che si snodava questa mattina in piazzetta Pellegrino, dove centinaia di turisti e salentini si sono messi ordinatamente in coda per entrare a Palazzo Castromediano-Vernazza, uno dei due gioielli esibiti dalla città di Lecce grazie all'iniziativa del Fondo ambientale italiano. Non troppo distante l'altro edificio che ha aperto per due giorni al pubblico, l'ex convento dei Minimi, successivamente divenuto il carcere di San Francesco, attualmente sede della guardia di finanza, con annessa chiesa (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=26513).

Come spiegato nel volantino illustrativo distribuito per ingannare l'attesa della coda a Palazzo Vernazza (solo in italiano), "l'edificio costituisce uno dei più importanti esempi di una tipologia architettonica oramai quasi del tutto assente nella nostra città", cioè di quella che segna il passaggio da una concezione ancora feudale (con un nucleo centrale e una torre) ad una caratterizzata "dall'articolazione degli spazi attorno ad un atrio scoperto centrale".

Dopo una serie di passaggi di proprietà - dai Castromediano ai Levanto, dai Vernazza ai Losavio - il palazzo fu acquistato nel 1926 dall'allora parroco di San Matteo che un anno dopo lo donò all'ente morale "Orfanotrofio Casa Bianca". Dopo lo scioglimento dell'ente è stato deciso di istituire l'omonima Fondazione, partecipata dal Comune di Lecce. Il recupero dell'edificio è stato realizzato tra il 2004 e il 2008 ed ha riguardato il restauro architettonico, il consolidamento statico e il recupero funzionale, con la predisposizione degli ambienti anche per usi telematici. Gli scavi durante i lavori hanno evidenziato la presenza di resti risalenti addirittura all'età messapica (IV secolo a.C.).