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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Veglie

"Papà, fai controllare i funghi". E se ne scoprono due letali: scongiurata tragedia

Di ritorno da una gita in Basilicata, una famiglia di Veglie ha fatto incetta di prelibati funghi. Fra questi, però, ve n'erano anche uno tossico e un altro addirittura mortale. Provvidenziale è stata la decisione di recarsi presso il Centro micologico dell'Asl di Lecce

LECCEMeglio perdere una cena che la vita: mai fidarsi dei funghi, un controllo presso il centro micologico dell’Asl di Lecce è quanto mai necessario. E’ così che una famiglia di Veglie ha evitato che si consumasse una tragedia.

Perché nel cestino, dopo una scampagnata in Basilicata, fra i vari funghi della famiglia Russula (la gran parte dei quali commestibili) erano finiti ben due esemplari nocivi, uno dei quali addirittura letale, ovvero un’Amanita Phalloides e un fungo del genere Entoloma Lividum. Tornati nel Salento e andati a trovare una figlia a Novoli, proprio lei ha suggerito di farli prima controllare. Ed è così che gli esperti hanno identificato i funghi “assassini”, distruggendoli.

Ogni anno il Centro di controllo micologico del Dipartimento di prevenzione - servizio igiene degli alimenti e della nutrizione (Sian) dell’Asl di Lecce ricorda agli amanti della raccolta di funghi, e soprattutto ai profani, quali siano i rischi correlati a una mancata verifica.

A tale proposito, il direttore del servizio, Roberto Carlà ha inviato un avviso, che l’associazione di volontariato "Salute Salento" ha inteso diffondere alla stampa. “Di funghi – dice - si muore oggi come in passato: la conoscenza e l'applicazione di pochi e semplici regole consentiranno il consumo sicuro di un prelibato frutto della terra”.

“E' importante quindi – aggiunge - non consumare funghi epigei spontanei che non siano stati controllati da un micologo ufficiale”. Quando l'autunno busse alle porte, nebbie e piogge portano boschi e zone a macchia mediterranea a popolarsi di funghi. Gli appassionati allora ne fanno incetta, spostandosi anche fuori provincia o regione, proprio come in questo caso, ma accollandosi anche un grosso rischio.

“Spesso – ricorda Carlà - questa piacevole tradizione per qualcuno si trasforma in uno stato di grave malattia con necessità di ricovero ospedaliero che, in taluni casi, può portare alla morte il malcapitato”. All’origine delle tragedie ci può essere dunque una certa superficialità. Eppure, esiste uno sportello apposito e non è un’esagerazione affermare che consultarlo può fare la differenza fra la vita e la morte.

micologi sian-2“E' di questi giorni il riscontro di un fungo del genere Amanita Phalloides (mortale) e di un fungo del genere Entoloma Lividum (tossico) effettuato dai micologi ufficiali del Centro di controllo micologico (Ccm) del Sian della Asl, nel corso di un controllo di commestibilità su funghi raccolti da una famiglia nel fine settimana. Naturalmente tutto il contenuto del cestino è stato distrutto. Se tale controllo non fosse stato effettuato, per quella famiglia, il  momento di gioia si sarebbe trasformato in tragedia. Alla luce di quanto accaduto – conclude - si raccomanda la popolazione di non consumare funghi epigei spontanei che non siano stati preventivamente controllati”.

E’ bene quindi sapere dove recarsi: il Centro di controllo è un'articolazione del Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione, si trova a Lecce in viale Don Minzoni 6/8, Palazzo ex Inam, primo piano. E' composto dal referente medico, Biagio Galante, e dai micologi Franco Signore e Rocco Venece (nella foto). Il Ccm è aperto al pubblico, per il servizio di riconoscimento e certificazione dei funghi, dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 13. Per qualsiasi altra informazione si può telefonare al numero 0832/215392 o inviare un fax allo 0832/215398. E allora, sì ai funghi, ma con giudizio.   

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