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Cronaca Galatone

Colpo al ristorante, vittime riconoscono il rapinatore: arrestato un 25enne

Uno dei tre banditi armati, secondo gli investigatori, sarebbe Cosimo Marra, 25 anni, nato a Nardò ma residente a Galatone, volto già noto alle forze dell'ordine. Dovrà rispondere di rapina aggravata. Riconosciuto in caserma da una coppia

GALATONE – Hanno atteso che rientrasse nella sua abitazione, i carabinieri della stazione di Galatone  e i colleghi del Nucleo radiomobile della compagnia di Gallipoli. Lo avevano cercato tutta la notte, in lungo e largo, dopo avere ascoltato le testimonianze dei clienti della braceria “Gustavo”,  il locale sulla via per Gallipoli, alla periferia del paese, che la sera prima, nel mezzo della cena, si erano visti puntare contro fucili e pistola per poi essere rapinati da tre banditi.  

Uno di questi, secondo gli investigatori, sarebbe Cosimo Marra, 25 anni, nato a Nardò ma residente a Galatone, volto già noto alle forze dell’ordine. Dovrà rispondere di rapina aggravata. Ora il giovane si trova nel carcere di Lecce, su disposizione del magistrato di turno della Procura  Roberta Licci. Lui, insieme con gli atri due complici, sotto la minaccia delle armi, dopo avere immobilizzato undici clienti, gestori e dipendenti, hanno sottratto loro portafogli , chiavi delle auto, telefoni cellulari, riuscendo ad arraffare un bottino totale di circa mille e 200 euro, ai quali hanno aggiunto una somma di 300 euro, prelevata direttamente dal registratore di cassa della trattoria. Poi la fuga. 

MARRA MOD-2-3Questa mattina all’alba è giunto nella sua abitazione credendo forse di essere riuscito ad eludere le ricerche dei carabinieri. E invece erano lì che lo attendevano. Già. Perché nella prima fase delle indagini, proprio le testimonianze delle vittime, due clienti in particolare, avevano fornito elementi utili ai militari tanto da puntare le ricerche su uno dei probabili autori della rapina, tal Cosimo Marra, appunto.  Ed è apparso da subito, il ragazzo, molto agitato nel trovare sotto casa gli uomini dell’Arma.  

Segno inequivocabile, per i militari, che avevano fatto centro. Ed proprio la reazione del 25enne, da lì a poco, avrebbe dissipato ogni dubbio. All’interno della caserma di Galatone, infatti, mentre Marra si trovava in stato di fermo, in attesa che chiarisse agli inquirenti la sua posizione, cominciavano a giungere le vittime della rapina per formalizzare la denuncia di quanto accaduto. Fra queste, vi era anche il nipote della titolare della braceria ed una giovane coppia di Galatina. Forse a caso, forse no, il 25enne e i tre si sono incontrati negli uffici della stazione dei carabinieri. Ed è bastato incrocio di sguardi perché il presunto rapinatore andasse in escandescenza e le vittime per ripiombare nell’incubo vissuto solo la sera prima. 

Urlando ed inveendo contro i militari, Marra ha dato agli investigatori conferma del suo coinvolgimento nell’azione criminosa. Il suo particolare timbro di voce, poi, di cui aveva già dato sfoggio durante la rapina, sarebbe stato un altro elemento ad inchiodarlo.  

Più nello specifico, altri particolari hanno convinto sempre più gli investigatori che dei tre rapinatori, uno l’avevano già preso. Tra le vittime lì in caserma c’era anche un sottufficiale della Marina militare, in servizio a Taranto, insieme alla sua fidanzata, entrambi di Galatina, che in maniera certosina ha ricostruito i fatti, riconoscendo soprattutto Marra. Ha poi fornito i particolari dei suoi indumenti. La fidanza del sottoufficiale, inoltre, ha imitato le frasi pronunciate dal rapinatore, con l’inconfondibile timbro di voce. 

L’attività degli investigatori comunque non si ferma qui. Le ricerche proseguono per  identificare ed assicurare alla giustizia gli altri due complici. Non solo.  Gli investigatori vogliono fare luce sull’intera vicenda, di cui alcuni aspetti, a loro dire, rimarrebbero ancora poco chiari. Proseguono intanto numerose perquisizioni in alcune abitazioni di Galatone e nella zona.

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