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Cronaca

Partono lasciando il gas acceso. Sfiorata la tragedia

Lecce: una coppia di anziani in viaggio al Nord da una settimana lascia i fornelli accesi. L'odore invade le altre abitazioni. I condomini allarmati chiamano polizia e pompieri. La casa satura di gas

La notte di Capodanno tra il rombo delle esplosioni di petardi e mortaretti s'è corso il rischio di avvertirne uno particolarmente intenso. L'avrebbe sentito tutta la città e il rimbombo si sarebbe propagato fin nell'hinterland. Con tutte quelle fiamme libere in circolazione, una palazzina di tre piani via Nizza, nel rione Castromediano di Lecce, ha infatti seriamente corso il rischio di saltare letteralmente per aria e di portare via con sé mezzo isolato. I proprietari, una coppia di anziani leccesi, erano infatti partiti da circa una settimana al Nord, per passare le feste con alcuni parenti. Lasciando però un fornello acceso. E in breve tempo, la casa s'è saturata di gas. Quando l'odore ha invaso anche il vano scala, gli altri inquilini hanno iniziato a temere che stesse per accadere qualcosa di grave. Per giorni avevano avvertito quell'odore, non capendo da dove potesse provenire, diventato sempre più intenso fino a filtrare nei loro appartamenti.

E' stato in quel momento che è partita la chiamata a polizia e vigili del fuoco. Sul posto è intervenuta una volante, insieme ad una squadra di pompieri del comando provinciale. Insieme ai coinquilini hanno cercato di comprendere da dove potesse provenire quell'esalazione decisamente nociva, fino a capire in breve che tutto partiva dall'abitazione al piano rialzato momentaneamente vuota. Saputo che i proprietari si trovavano fuori Lecce, e in un luogo decisamente troppo lontano perché potessero tornarne ad aprire la porta, tramite uno dei condomini è stata contattata la figlia della coppia. Anche lei, sfortunatamente, fuori Puglia.

Quantomeno, la donna è stata avvisata che pompieri e poliziotti sarebbero entrati in azione sfondando la porta. Una volta entrati di forza, si sono trovati in un ambiente completamente saturo di gas. Il fornello del cucinino da cui arrivavano le esalazioni è stato immediatamente spento. Messo in sicurezza l'impianto, si è quindi provveduto ad arieggiare i locali. Alle spalle di agenti e vigili del fuoco, diversi curiosi tenuti a bada per evitare che potessero entrare. L'appartamento è ora stato affidato ad una parente dei proprietari, in attesa del loro ritorno. Il rischio che potesse accadere qualcosa di grave è sicuramente stato ampliato dal tradizionale scoppio di fuochi artificiali. Basti pensare che quella stessa notte, per molto meno, s'era già rischiato di vedere in fiamme un'abitazione: un incendio divampato sul balcone di un palazzo di via Japigia, forse provocato da un fuoco pirotecnico acceso da un palazzo vicino o dal basso, aveva messo in fiamme alcuni abiti stesi ad asciugare. Anche in quel caso la casa era vuota.

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