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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Melendugno

Sondaggi per il gasdotto, al via i rilievi sui fondali disposti dalla Procura

Due sommozzatori della guardia costiera di Otranto hanno effettuato i primi rilievi fotografici e alcuni campionamenti nel tratto di mare che conduce fino al porto di San Foca. Si vaglia la fondatezze dell'esposto del comitato "No Tap"

SAN FOCA (Melendugno) – Muove i primi passi l’inchiesta sui presunti illeciti legati alle prospezioni in mare, al largo di Otranto, propedeutiche alla realizzazione del gasdotto Tap con approdo a San Foca. Nelle scorse ore, infatti, su richiesta del sostituto procuratore titolare del procedimento, Antonio Negro, due sommozzatori della guardia costiera di Otranto si sono immersi nel tratto di mare che conduce sino al porto della marina di Melendugno, dove sono stati eseguiti dei primi rilievi fotografici e alcuni campionamenti.

Le indagini della Procura e le attività di consulenza disposte in merito, dovranno accertare se, come denunciato da alcune associazioni ambientaliste e cooperative di pescatori, i sondaggi eseguiti nei mesi scorsi al largo delle coste salentine, si siano rivelate non solo "irregolari", ma addirittura dannose per le attività di pesca della zona marittima interessata.

La denuncia firmata dal comitato “No Tap” e dalla cooperativa il "Delfino" (ultimo capitolo della saga che vede come protagonista il progetto del gasdotto) era approdata in Procura dopo le proteste dei pescatori, che avevano evidenziato i danni subiti e richiesto l'intervento di Arpa Puglia per verificare "lo stato del fondale e dell'ecosistema, dopo la levata delle ancore delle navi dalle acque interessate alle prospezioni". Secondo quanto evidenziato nella denuncia, i sondaggi, avrebbero lesionato le reti e creato danni permanenti ai fondali e alla pesca.

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