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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ipotesi per placare la protesta: "Eradicazioni in capo ai proprietari, con ristoro"

Incontro tra il commissario delegato Giuseppe Silletti e le associazioni della coalizione #pattoperilterritorio. Proposta anche la riduzione drastica dell'utilizzo di insetticidi grazie al completamento delle operazioni di arature negli oliveti

BARI – L’onere degli abbattimenti degli ulivi infetti dal batterio della Xylella fastidiosa potrebbero passare in capo ai rispettivi proprietari, nel tentativo di ridimensionare il pericolo di disordini durante le operazioni di eradicazione. A fronte, naturalmente di un ristoro economico. Di questa e di altre ipotesi si è discusso nell’incontro, a Bari, tra il commissario Giuseppe Silletti – comandante regionale del corpo forestale dello Stato – e le associazioni di produttori e frantoiani che si sono unite nella coalizione #pattoperilterritorio.

A farne parte, per il momento, sono Coldiretti Puglia, Associazione Frantoiani Pugliesi, varie sigle aderenti a Unaprol Puglia Olive, CoopOlio Salento, Olivicoltori di Puglia, Ajprol Taranto, il Consorzio vivaisti viticoli pugliesi, Legambiente Puglia, Terranostra, Consorzio italiano per il biologico, AproBio Puglia, Consorzio Puglia Natura, Codacons, Confconsumatori e Adoc Puglia. L’obiettivo è quello di costruire una sinergia e una strategia in grado di tutelare le produzioni pugliesi a partire dall’olio extravergine di oliva. Quello di oggi è stato proposto come il primo di una serie di appuntamenti che avranno cadenza mensile.

Uno dei temi maggiormente discussi è stato quello relativo all’utilizzo di insetticidi, assai temuto dal comparto biologico che interessa il 15 per cento della produzione olivicola. “Il piano per l’emergenza prevede azioni di controllo dei vettori – ha spiegato il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele -  che comprendono anche l’impiego su larga scala di insetticidi che potrebbero avere impatti ancor più devastanti sullo stato di salute del terreno e delle piante. Tra i principi attivi indicati risultano assenti  i trattamenti nell'agricoltura biologica, come ad esempio l'olio di neem e il piretro. Per questo, al fine di migliorare la qualità del suolo e del soprassuolo proponiamo di annoverare tra i trattamenti obbligatori l’utilizzo di reti anti-insetto, già usate come barriere contro il punteruolo rosso delle palme, preparati biologici, un nuovo prodotto a base di olio essenziale di arancio dolce per la lotta alle cicaline già autorizzato con decreto dal ministero della Salute il 10 aprile 2015 e di propoli e corroboranti affini, il rafforzamento della ricerca per trovare soluzione di risanamento delle piante ammalate”. 

Proprio sul tema trattamenti il commissario Silletti ha anticipato che proporrà alle autorità nazionali, “in considerazione del bilancio delle arature completate pari ad oltre l’80%, di ridurre i trattamenti obbligatori soltanto ai focolai, con un ridimensionamento del 90 per cento delle aree coinvolte”. Il comandante regionale del corpo forestale ha anche preannunciato l’imminente firma di un decreto che darà il via alle sanzioni per i privati e gli enti pubblici ancora inadempienti e che il personale dell’Agenzia regionale per le risorse irrigue partirà con gli interventi sostitutivi: “Dobbiamo centrare gli obiettivi – ha detto Silletti - raggiungendo il massimo risultato con i minimi costi e le risorse residue destinarle agli agricoltori danneggiati e ai vivaisti martoriati”.

Proprio dal rappresentante del settore, il presidente del Consorzio vivaisti viticoli pugliesi, Fernando Miggiano, è arrivata la richiesta di un aiuto concreto “per un comparto che fattura 20 milioni di euro l’anno, con una produzione di 12 milioni di piante e 70mila giornate lavorative garantite all’indotto, bloccato per la malattia e per l’embargo di alcuni paesi stranieri”.

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