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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Pecore in fuga dal mattatoio vanno verso il Tribunale

Una decina di ovini sono fuggiti in mattinata dalla struttura sequestrata alcune settimane addietro e si sono dirette in città, passando lungo viale De Pietro e giungendo nei pressi del borgo antico

Pecore in fuga dal mattatoio. Come i geni del crimine che riescono ad evadere dai penitenziari più inaccessibili del pianeta, un manipolo di ovini è riuscito questa mattina a sottrarsi alla custodia e a percorrere almeno un chilometro. E dovendo scegliere se andare verso la superstrada per Brindisi o all'interno di Lecce, le pecore hanno preferito il trionfale ingresso in città. Ma la "giustizia" in questo caso ha trionfato, e infatti le fuggitive sono state rintracciate nei pressi del Tribunale. Una casualità, ma di un certo effetto, se si considera che il mattatoio dal quale sono evase è quello sequestrato alcuni giorni orsono dalla forestale sulla via che conduce a Borgo San Nicola, il quartiere periferico della città alle spalle del quale sorge il carcere. Il sospetto è che fra quelle mura avvenisse la macellazione clandestina degli animali.

Scampato, per ora, il pericolo di finire sul bancone del macellaio, una decine di pecore, rimaste all'interno della struttura, hanno preferito comunque tentare di guadagnare l'accesso verso la libertà. E, rotti idealmente i sigilli della loro detenzione domiciliare, in prima mattinata hanno eluso la sorveglianza, arrivando - si presume - nei pressi del bar Commercio (tappa obbligata per i viaggiatori) e da lì, attraversando la circonvallazione per poi imboccare viale De Pietro. Ma proprio nei pressi del cancello principale del Tribunale, hanno incrociato una guardia giurata della Velialpol, che ha immediatamente chiamato i rinforzi. Vigili urbani, agenti della forestale e personale veterinario dell'Asl hanno circondato le fuggitive all'interno della piazzetta dello "Student Center", non dandole scampo. Qualcuna, per ripicca, ha lasciato anche un ricordino per terra, a testimonianza della "grande fuga". Quasi una firma d'autore. Poi, però, consumata la loro ora d'aria, mansuete sono tutte risalite sul cellulare… pardòn… sul camion, per fare rientro alla base

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