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Cronaca

Pellegrino: "Fuga misteriosa? Resta una sciocchezza"

Il presidente della Provincia Pellegrino pubblica la lettera con la quale lo scorso marzo si è dimesso da presidente del cda delle Terme di Santa Cesarea. Ribatte a Fitto ma per l'ultima volta

Il tema è sempre quello cominciato mesi addietro tra Fitto e Pellegrino sul conflitto di interessi. Ora il presidente della Provincia rende pubblica la lettera con cui lo 28 scorso aprile informò il presidente della Regione Nichi Vendola e il sindaco di Santa Cesarea Terme riguardo le sue dimissioni dalle Terme spa mettendo così una volta per tutte la parola fine, almeno da parte sua, ad eventuali repliche che potrebbero giungere dall'onorevole Raffaele Fitto. "Probabilmente dissentirà - dice il presidente della Provincia di Lecce - ma alle sue manifestazioni di dissenso non replicherò per non essere costretto ad abbandonare un'altra volta il mio consueto stile di comunicazione politica, cui anche Adriana Poli Bortone ma ha invitato a restare fedele".

"E parlare delle mie dimissioni - spiega il presidente della Provincia di Lecce - come di una ‘fuga misteriosa' resta oggettivamente una ‘sciocchezza', perché di questa mia intenzione avevo dato notizia alla II Commissione conciliare lo scorso 20 marzo e Raffaele Baldassare e Antonio Gabellone erano presenti".

Niente scuse, quindi, chieste al senatore diessino da parte dell'onorevole di Forza Italia Fitto su quel "sciocco" pronunciato sabato da Pellegrino dopo aver spiegato i motivi che lo hanno indotto a lasciare la presidente delle Terme di Santa Cesarea.
Ecco qualche stralcio di lettera con qui Pellegrino rinunciò lo scorso 28 aprile all'incarico di presidente e membro del consiglio di amministrazione delle società per azioni:

"In data odierna il cda delle Terme di Santa Cesarea spa, della cui presidenza sono stato investito dall'assemblea dei soci, ha proceduto, a seguito di una gara europea, all'aggiudicazione definitiva in appalto dei lavori di ristrutturazione e qualificazione del nuovo centro termale, con un ribasso del 30, 155 per cneto sul prezzo a base d'asta di 10.838.139 euro, incaricando il direttore generale di procedere alla sottoscrizione del contratto di appalto e in esito alla consegna dei lavori".

"Nella precedente seduta del 22 marzo, il cda ha deliberato di proporre all'assemblea straordinaria dei soci specifiche modifiche statuarie, che ad avviso del cda sono importanti per consentire allo stesso una opportuna rimodulazione dei poteri gestori oggi interamente attribuiti al direttore generale. Con questi due adempimenti - si legge nelle lettera a firma di Pellegrino - ritengo siano venute meno le ragioni che indussero l'assemblea dei soci ad investire della funzione dapprima di amministratore unico, quindi di presidente del cda, il Presidente della Provincia di Lecce, che aveva individuato nello sviluppo della termalità nel territorio provinciale uno degli obiettivi dei propri indirizzi di mandato".

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