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Cronaca Galatina

"PEPE STRUMENTALE": DURA REPLICA DEL PD AL CONSIGLIERE

A Galatina, nuovo capitolo della polemica Pepe-Pd. Dura la risposta della segreteria del partito, che replica alle accuse del consigliere, ex Udc: "Sia lui a spiegare il vero senso delle sue scelte"

Galatina, non si è fatta troppo attendere la replica della sezione locale del Partito Democratico alle esternazioni del consigliere comunale de "La Puglia prima di tutto", Antonio Pepe, che aveva accusato, nei giorni scorsi, il partito di maggioranza cittadina di essere una sorta di "asso pigliatutto" della gestione politica (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=13259). Dura la segreteria del Pd che sottolinea come gli interventi di Pepe nascano "per dimostrare a se stesso di esistere": "Di tanto in tanto - affermano dal Pd -, si fa vivo con interventi demagogici, provocatori, privi di qualsiasi proposta amministrativo -programmatica. Attacca il Pd ed i consiglieri di maggioranza probabilmente per far dimenticare la sua posizione politica quantomeno imbarazzante".

Riferimento esplicito del Pd al recente passaggio di Pepe nella formazione politica del ministro Fitto: "Egli, infatti - prosegue il comunicato -, invece di far strumentalmente rilevare il comportamento poco coerente di altri, dovrebbe rendere pubbliche le vere motivazioni che sono alla base del tradimento del mandato elettorale, della rinuncia alla tessera dell'Udc, del cambio di casacca politica".

"Se, poi - chiedono in maniera provocatoria dal Pd galatinese -, le sue vere motivazioni hanno fondamento, perché non dovrebbero averlo quelle degli altri?" Duro l'affondo successivo: "Quale esponente della maggioranza di centrodestra nella giunta Garrisi, con delega assessorile, egli avrebbe dovuto e dovrebbe tuttora spiegare alla gente perché, dapprima, approvò la costituzione della Csa ed, in seguito, con evidente conflitto di interessi, accettò che il padre ne diventasse presidente del Consiglio di amministrazione. Quel carrozzone elettorale che nel 2003 si volle creare e la gestione che ne seguì è fra le cause evidenti degli alti costi del servizio e dei gravosi oneri finanziari che i contribuenti dovranno sostenere sino al 2017. Circa un anno fa votò contro la delibera n. 11 del 3 aprile 2008 di scioglimento a fine contratto della Csa e l'affidamento del servizio all'Ato. Quali sono le motivazioni per cui vuole mantenere in vita la Csa?".

Il Pd galatinese chiede ancora a Pepe di precisare "i fondamenti politici e sociali che hanno sostenuto il suo voto contrario alla delibera di aumento Ici sulle seconde case": "Forse - ironizzano i componenti da Piazzetta Orsini - per impedire la disponibilità di somme per interventi di riduzione dei costi dei servizi a favore delle fasce più deboli della popolazione?".

"Sono queste - si legge ancora - le risposte che gli elettori, anche quelli che lo hanno sostenuto nelle liste dell'Udc, si attendono dal consigliere Pepe. Le accuse al Pd, quale partito pigliatutto, sono ridicole e prive di serie argomentazioni. Nessuna spartizione di poltrone, ma messa a disposizione della città di professionisti animati dalla sola volontà di operare per il bene comune. I dirigenti del Partito democratico hanno operato con diligenza oculata e disinteresse personale, indicando quali assessori personalità indipendenti, stimate, di indubbia professionalità. Di dubbio gusto e offensive della dignità personale, poi, le illazioni sul silenzio dei consiglieri di maggioranza, sulla loro pura convenienza, il loro mero opportunismo politico".

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