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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Salice Salentino

Per giorni in trappola su una palma alta 18 metri: gatto salvato dai pompieri

Provvidenziale l'intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Veglie, per riportare a terra un vecchio soriano salito in cima a un albero secolare e che stava per morire di stenti. Hanno dovuto impiegare anche l'autoscala

 

SALICE SALENTINO – Il vecchio guerriero, un occhio buio, cicatrice rimediata in una delle tante battaglie contro i nemici topi, è sopravvissuto agli stenti, appollaiato sulla cima di una palma alta non meno di 18 metri. L’hanno tirato giù, questa mattina, i vigili del fuoco del distaccamento di Veglie, che hanno dovuto chiamare anche l’autoscala da Lecce. Il vecchio guerriero in questione è un gatto soriano tigrato, appartenente a una colonia stanziale nella zona di Salice Salentino, che porta i suoi anni forse con eccessiva confidenza nelle proprie virtù di arrampicatore.

Nella sua eterna caccia al roditore molesto, inerpicatosi a colpi di artigli sul robusto tronco di un immenso albero secolare, all’interno del giardino di un’antica villa nei dintorni di Salice, non è più riuscito a scenderne una volta terminata la missione. E da quel momento in poi, sono stati solo miagolii, che qualcuno, tra il vicinato, ha udito, scoprendo l’esatta provenienza delle doloranti richieste d’aiuto in lingua felina, per poi chiamare la polizia municipale, che ha avvisato i “caschi rossi”.
Non si sa da quanto tempo esattamente il vecchio soriano si trovasse là sopra, ma è possibile che sia rimasto anche più di qualche giorno. Riuscito a sopravvivere come i veterani dell’esercito nelle giungle più ostili del pianeta, l’avventuriero a quattro zampe è stato salvato, prima che stremasse del tutto, dopo un intervento tutt’altro che semplice dei pompieri, che ci hanno messo tutto l’impegno possibile. Infatti, hanno dovuto sfrondare l’intera palma, per liberare il gatto finito fra grovigli di spine. Un lavoro lungo e faticoso, conclusosi con il gatto nelle mani dei vigili nel cestello, che l’hanno calato dolcemente per terra, prima che vi finisse da solo, facendo un mortale volo, vinto dalle sofferenze.
Ora, per il gatto, una buona dieta a base di latte e scatolette di carne per rimettersi in forze, prima di ricominciare la romantica e rischiosa vita da randagio libero nel mondo. Nella speranza che abbia capito la lezione e che l’istinto e qualche antipatico ratto non lo portino nuovamente su cime troppo elevate anche per un esperto furfante come lui. Anche perché, visto che già grandicello, si teme che abbia quasi esaurito le proverbiali sette vite.
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