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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Ugento

"Perché su Burgesi il Prefetto non ci ha convocato?"

La protesta giunge dal comitato "Io conto" di Ugento, che alle 17 presenzierà di fronte la Prefettura di Lecce per non essere stata invitata alla riunione sull'emergenza rifiuti convocata dal prefetto

La protesta giunge dal comitato civico "Io conto" di Ugento insieme al circolo di Legambiente, e che raggruppa altre rappresentanze di cittadini come "Bugersi pulita" di Presicce, "Burgesi noscia" e "Critacal food" di Acquarica del Capo. Tutti si sono risentiti del fatto che il prefetto di Lecce Mario Tafaro non ha invitato il comitato alla riunione prevista alle 17 di questo pomeriggio presso la sede prefettizia di via XXV Luglio proprio per discutere delle problematiche relative alla discarica di Burgesi.

"Abbiamo appreso con forte delusione e rammarico - si legge in una nota - come ancora una volta Il Prefetto di Lecce tratta i cittadini nonostante sei interi mesi di allerta sulla problematica dei rifiuti ed in particolare sulla discarica "Burgesi" e nonostante il Prefetto sia stato costantemente informato su tutto quanto è accaduto in questi sei lunghi mesi, constatiamo ancora una volta la sua mancata sensibilità di ascolto nei nostri confronti".

E così il comitato ha provveduto ad inviare al Prefetto di Lecce un fax su cui si legge: "In rappresentanza dei comitati, avendo appreso dai mass media della riunione da lei convocata per oggi alle 17 sulle problematiche Burgesi, le vogliamo dimostrare tutto il nostro rammarico perchè ancora una volta non veniamo resi partecipi su decisioni importanti che riguardano il nostro territorio. Comunque - avvertono - noi saremo in Prefettura e se lei vorrà rivedere la sua decisione di escluderci dalla riunione, vorremmo (come sarebbe giusto) essere ascoltati".

Da qui, la cronistoria secondo il comitato di "Io conto": "Sin dal giorno 8 gennaio 2009 - si legge - forti dell'accordo firmato in Prefettura lo scorso 7 gennaio, abbiamo sempre parlato di continua emergenza rifiuti e della paura che si arrivasse allo scadere del 30 giugno e ritrovarsi alle stesse condizioni del 31 dicembre 2008. Nonostante tutte le assicurazioni della Regione, della Provincia che l'emergenza non ci sarebbe stata eccoci allo scadere e si ricomincia".

"Siamo stati per sei lunghi mesi alle costole di tutti e tutti ci hanno ‘tranquillamente' ignorati o meglio ancora sopportati. Vedrete che oggi - puntualizzano dal comitato con una punta di sarcasmo - che ci saranno date delle notizie confortanti. Come, per esempio, la quota della discarica è rispettata; la quantità dei rifiuti conferiti da gennaio ad oggi è rispettata; non vi sono problemi di inquinamento della falda. Allora noi ci chiediamo: se le cose vanno sempre così bene quando si tratta di fare delle verifiche, tanto da trovare sempre tutto nella norma e se qualcosa non va non si sa mai di chi è la responsabilità; se un impianto di biostabilizzazione, bloccato a settembre del 2008 per una frana del fondo cava ci impiega 9 mesi (nonostante l'emergenza) a ripartire con i lavori e si spostano drasticamente i tempi di consegna fino al novembre 2009 come dice il nuovo cronoprogramma presentato dalla Cogeam, lImpresa realizzatrice del biostabilizzatore, con un aumento di spesa di circa 6 milioni di Euro, da parte ns. è lecito o no pensare che qualcuno o qualcosa ci marcia sulle disgrazie di una comunità così traviata?".

E aggiungono: "Se a monte sappiamo che un impianto di biostabilizzazione è programmato per funzionare di pari passo di una differenziata che raggiunga almeno il 35%, e questo non lo facciamo ancora perchè al massimo si arriva ad una media del 13 - 15%, come si può immaginare che da qui a tre mesi si possa recuperare il mancante 20% di differenziata? E tutti i fondi ricevuti dagli Ato per la sensibilizzazione e la realizzazione della differenziata sono stati spesi nella giusta direzione? Gli Ato che non hanno raggiunto le quote di differenziata perchè non vengono commissariati?".

"Questi sono i punti cardine della nostre proteste - spiegano - e che nessuno a voluto ascoltare compreso il Comune di Ugento che posto di fronte ad una petizione popolare(05.03.2009) e ad un Consiglio Comunale monotematico (21.04.2009) ancora oggi non da risposte come se tutto quello che accade ne proprio territorio sia colpa di qualcun altro. Ed ecco perchè ci siamo sempre rivolti al Prefetto senza essere mai ascoltati. Oggi è l'ultima possibilità che hanno per ascoltarci e fare in modo che ci sia un cambio di tendenza: Ci sono dei guasti nel sistema rifiuti e di conseguenza ci sono delle responsabilità che devono venire fuori. Perchè dei rifiuti non ci si può occupare impunemente solo in campagna elettorale. Da questi ultimi presupposti - concludono - partiranno le nostre future iniziative affiancate da nostri programmi di sensibilizzazione delle comunità per la diminuzione di rifiuti, che spettava ad altri a spese dei cittadini".

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