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Cronaca Otranto

Pesca ricci oltre il limite consentito: sequestro e 4mila euro di sanzione

La Guardia Costiera di Otranto ferma un gommone col carico proibito: scatta la multa amministrativa per un pescatore sub sportivo. Prosegue l'attività di controllo dei militari: oltre 600 kg di pescato già recuperati da settembre

OTRANTO - Un carico di cinquecento ricci, pescati in misura superiore a quella permessa dalla normativa: è solo l'ultimo carico rivenuto e sequestrato dagli uomini della Guardia Costiera di Otranto, nel corso dei controlli serrati in materia di pesca, che sono al centro delle proprie operazioni.

A qualche settimana dalla chiusura delle feste natalizie, che hanno visto impegnati gli uomini dell’ufficio circondariale marittimo in diverse ispezioni, mirate al controllo della filiera della pesca in ogni stadio della sua commercializzazione, che hanno portato ad elevare numerose sanzioni e al riscontro di violazioni penali, il livello di vigilanza resta alto.

Nella giornata di martedì, infatti, durante un pattugliamernto lungo il litorale di propria giurisdizione, l’attenzione dei militari è stata attirata dalla presenza di un gommone in mare, nonostante le proibitive condizioni meteo marine. Il natante in questione veniva monitorato dalla costa fino al suo rientro a terra dove, a bordo dello stesso, si rinveniva un quantitativo di esemplari di ricci di mare superiore a quello consentito dalla vigente normativa in materia.

Gli echinodermi, cinquecento circa, venivano sequestrati e successivamente rigettati in mare, mentre al pescatore sub sportivo veniva elevata una sanzione amministrativa pari a  4mila euro. Si tratta dell'ennesima operazione degli uomini, guidati dal comandante Gian Marco Miriello100_0621-3: da settembre dello scorso anno, periodo in cui ha assunto la guida dell’ufficio circondariale marittimo di Otranto, l’ufficiale ed il suo equipaggio hanno incrementato tutte le operazioni sul territorio, con i risultati che si palesano.

Sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di circa 50mila euro, con il deferimento all’autorità giudiziaria per reati connessi allo sfruttamento delle risorse ittiche di 7 persone; sono stati sequestrati, sia a livello amministrativo che penale, più di 600 kg di pescato. "Tra gli obiettivi primari del corpo delle capitanerie di porto – afferma lo stesso comandante Miriello – trova un posto importantissimo la tutela del consumatore proprio nell’ambito delle risorse ittiche. È per questo motivo che devono rimanere sempre alti il livello d’attenzione e l’impegno di tutti gli organi di controllo”.

Nonostante l’imperversare della bella stagione, durante la quale aumenta esponenzialmente l’impegno degli uomini della guardia costiera, nei prossimi mesi continueranno le attività di monitoraggio, investigazione e verifica di tutti gli anelli della filiera ittica. 

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