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Cronaca

Pescatore di frodo sorpreso nel cuore del Parco Rauccio

Un uomo di Squinzano è stato scoperto nel pomeriggio di ieri con muta e attrezzatura da sub nei pressi del bacino "Idume", nell'area protetta. E' stato denunciato dalla polizia municipale di Lecce

E' stata una giornata molto particolare, quella di ieri, per il Parco Rauccio. Se da una parte vigili del fuoco e forestale combattevano contro le fiamme (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=4149), dall'altra gli agenti della polizia municipale di Lecce si trovavano a fare i conti con un altro problema. Un uomo, poi identificato per A.B. di Squinzano, è stato infatti sorpreso nei pressi del bacino "Idume", proprio nel cuore dell'area protetta. Munito di muta e di fucile da sub, era intento in un'attività di pesca di frodo. Gli agenti lo hanno dapprima invitato ad uscire dall'acqua, ma poiché ha rifiutato di fornire le proprie generalità, lo hanno accompagnato presso il comando di polizia municipale dove è stato identificato e denunciato a piede libero. L'attrezzatura usata per la battuta di pesca nell'area protetta è stata sequestrata..

"In questo periodo a causa delle scarse presenze turistiche, pescatori di frodo senza scrupoli cercano di catturare la fauna ittica servendosi di reti che gettano sotto costa e di altre tecniche non a norma che procurano gravi danni anche alla flora marina", commenta Fernando Bonocuore, dirigente del settore Ambiente del Comune. "L'azione di contrasto dei vigili e quella della Forestale e della Polizia Provinciale è stata molto incisiva negli ultimi tempi ed è fondamentale per la salvaguardia del territorio del Parco e delle marine leccesi. Non mancano gli imbecilli, purtroppo, che vanno a pescare in una delle zone rimaste umide e proprio nel cuore del Parco".

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