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Barca a vela invece distrutta ad Andrano / Ugento

Peschereccio “fantasma” alla deriva: incagliato nelle secche di Torre San Giovanni

Nel pomeriggio di oggi l’imbarcazione, alla deriva e in pessime condizioni, sospinta dal vento e dal mare è stata avvistata lungo le coste della marina ugentina. Sopralluogo della guardia costiera. Nessuna persona a bordo. Probabilmente abbandonata dopo una traversata di migranti

UGENTO - Pescherecci e barche a vela in balia delle onde, per lo più utilizzate per le traversate clandestine dei migranti nelle acque ioniche, e che, una volta abbandonate al loro destino, vagano alla deriva, sino ad incagliarsi, lungo le insenature e le coste salentine.

E’ accaduto ancora una volta nelle scorse ore: dopo i resti di un natante a vela, alla deriva, semidistrutto dalla mareggiata, avvistato questa mattina nella marina di Andrano (anch’essa probabile vettore di qualche traversata dei giorni scorsi e abbandonata dopo lo sbarco), nel pomeriggio un nuovo ritrovamento, al momento ancora “misterioso”, è avvenuto a circa 500 metri dalla costa e dal porto della marina ugentina di Torre San Giovanni.

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Questa volta si tratta di un grosso e vecchio peschereccio di una 20 di metri, in pessime condizioni e arrugginito, con dei segni distintivi in lingua araba o turca lungo una delle fiancate, che è rimasto incagliato a pochi metri dalla scogliera, nelle secche  del litorale di Ugento, non lontano dall'isolotto di Pazze. Dovrebbe trattarsi anche in questo caso di una delle tante imbarcazioni utilizzate per il trasporto dei migranti e poi abbandonate al largo e sospinta dalla forza del mare e dal vento, alla deriva, lungo le coste ioniche.

Dopo l’avvistamento e le segnalazioni la guardia costiera ha inviato da Gallipoli una motovedetta e una pattuglia da terra in supporto al personale del locale ufficio marittimo di Torre San Giovanni. Da una prima ricognizione effettuata dai militari sul peschereccio non è stata rilevata alcuna presenza di persone a bordo, né tracce di sversamento in mare e quindi di probabile inquinamento.

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Le caratteristiche del basso fondale e le proibitive condizioni del mare non hanno consentito alla vedetta di avvicinarsi molto al peschereccio, probabilmente comunque utilizzato per una vecchia traversata di migranti. Sono in corso ulteriori accertamenti per risalire alla provenienza dell’imbarcazione e all’uso che ne è stato fatto prima dell’abbandono in mare. Informate ovviamente l'autorità giudiziaria e la prefettura. Appena le condizioni meteo lo permetteranno si provvederà al recupero del peschereccio.

Un altro recente ritrovamento all’inizio di dicembre aveva interessato una barca a vela di 13 metri ritrovata incagliata sul litorale di Torre Inserraglio riconducibile a un precedente soccorso in mare della guardia costiera che aveva fatto sbarcare a Roccella Ionica, in Calabria, 59 migranti. Lo aveva accertato nei giorni scorsi la capitaneria di porto di Gallipoli che aveva effettuato il sequestro dell’imbarcazione. Nel frattempo le forti mareggiate di questi giorni hanno pressoché distrutto e fatto affondare quel natante.

  

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