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Cronaca

Pet Tac a spese dei malati, ultima condanna a carico della Regione Puglia

Chiuso il cerchio dei risarcimenti. L’epilogo di un percorso che ha visto l'ente soccombere in tutti i giudizi di primo e secondo grado. La sentenza è stata emessa Il giudice di pace di Lecce, Luigi Piro, lo stesso che già tre anni addietro aveva aperto la strada ai rimborsi collettivi

LECCE – Chiuso definitivamente il cerchio dei risarcimenti sul caso Pet Tac. L’epilogo di un percorso che ha visto la Regione Puglia soccombere in tutti i giudizi di primo e secondo grado.

Lo annuncia il Codacons di Lecce, che con l’avvocato Massimo Todisco, fin dal 2012 ha seguito tutta la vicenda dei malati oncologici costretti a costosi esami a proprie spese.

La sentenza è stata emessa Il giudice di pace di Lecce, Luigi Piro, lo stesso che già tre anni addietro aveva aperto la strada ai rimborsi collettivi. Anche in questo caso, però, la giustizia arriva postuma. La paziente, nel frattempo, è deceduta e il rimborso spetterà al coniuge.

Nel corso del giudizio gli specialisti del reparto di oncologia del “Vito Fazzi” di Lecce hanno confermato che la paziente, affetta da linfoma non Hodgkin, doveva necessariamente eseguire l’esame e che i tempi delle liste d’attesa presso le strutture private convenzionate, come “Calabrese” di Lecce, che all’epoca aveva un budget ridotto, o strutture pubbliche, come il “Perrino” di Brindisi, non erano compatibili con l’urgenza imposta dalla malattia.

“Nonostante questo la Regione continua ad appellare le sentenze e a non pagare il dovuto, lasciando che vengano pignorate le somme oggetto di condanna presso la tesoreria, con aggravio di spese a carico della collettività, smentendo quanto dichiarato dall’assessore alla sanità”, accusa l’avvocato Todisco. “Nel corso del programma Mi manda Rai Tre aveva assicurato un pronto rimborso degli esami”.

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