Pet Tac, respinto appello della Regione: sì al rimborso ai malati oncologici

LECCE - Il Tribunale civile di Lecce (giudice Paolo Moroni) ha depositato la prima sentenza riguardante i numerosi appelli proposti dalla Regione Puglia contro le sentenze di condanna al rimborso delle somme sostenute per eseguire l’esame Pet Tac da parte di ammalati oncologici di Lecce, difesi dall’avvocato Massimo Todisco del Codacons di Lecce. Una vicenda spesso ritornata nelle cronache, per via della delicatezza e dell’importanza delle vicenda.

Il Tribunale ha dunque rigettato l’appello ed ha confermato la decisione di primo grado, emessa nel 2013 dal Giudice di Pace di Lecce, Antonella Santoro.

Per l’avvocato Todisco, che mette in rilievo la rapidità – rispetto ai canoni della giustizia italiana – con cui si è arrivati a una decisione (un solo anno), questa sentenza “segna un punto determinante a favore del riconoscimento del diritto alla salute degli ammalati oncologici leccesi che, fino a poco tempo addietro, non potevano eseguire l’esame Pet Tacin convenzione e si trovavano costretti a doverne sostenere integralmente il costo”.

La Regione, comunque, continua a resistere in primo grado nei procedimenti ancora pendenti, con appelli contro le sentenze sfavorevoli (uno dei quali verrà discusso domani) e, stando a quanto sostiene il Codacons, “omette di ottemperare alle condanne ricevute, fino a quando non viene costretta a farlo attraverso il pignoramento”.

Il Codacons rileva come ormai “da quattro anni la Regione Puglia è schierata contro i diritti dei malati di tumore” e auspica quindi che “la sentenza del Tribunale possa costituire lo spunto per il riconoscimento, da parte dei vertici regionali, del drammatico errore nel quale sono incorsi accanendosi contro la parte debole della intera vicenda. Quella stessa parte debole che, abituata a ben altre guerre, questa piccola battaglia l’ha saputa vincere”.