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Cronaca Galatina

Piano rifiuti e termovalorizzazione al centro del dibattito politico regionale

La Colacem pubblica il rapporto di sostenibilità, ma, in Puglia, i consiglieri regionali di Sel, Galati e Losappio, presentano degli emendamenti al piano per cassare la scelta dell'incenerimento di cdr nell'impianto di Galatina

GALATINA - È disponibile nella sezione “Sostenibilità” del sito www.colacem.it (https://www.colacem.it/Contents.aspx?Folder=Contents&ID=16&mId=21) e sulle pagine dei social network, il rapporto Colacem 2012 “Forte.Sostenibile”. Questa sesta edizione del rapporto ha ottenuto per il terzo anno consecutivo il livello massimo A+. La pubblicazione evidenzia con dati, informazioni e grafici il modo in cui Colacem opera da sempre, in campo di sostenibilità economica e recupero ambientale delle aree estrattive, nella sostituzione dei combustibili fossili con quelli alternativi e rinnovabili, all’idea di uso del materiale cemento, passando dal rapporto col cliente.

Nel rapporto, si legge che l'azienda contribuisce ad affrancare il prodotto dall’accezione negativa di “cementificazione”. Alcuni dati all'interno: sono 22 i milioni di euro investiti in soli 5 anni per la protezione ed il monitoraggio dell’ambiente; l'8,8% i combustibili alternativi in luogo di quelli fossili e 5,7% il recupero di rifiuti in sostituzione di materie prime naturali nel 2012; sarebbero state rimesse a dimora più di 5mila piante autoctone per il riambientamento dei siti estrattivi e quasi 12mila le ore di formazione somministrate ai propri dipendenti.

Si chiarisce ancora che, nel tempo, siano stati elaborati e sviluppati numerosi esempi di buone pratiche sostenibili in diversi ambiti, con una sfida per il futuro: la promessa di lasciare alle generazioni di domani un mondo migliore, dove si possa vivere conciliando in modo intelligente l’insediamento urbano, quello industriale e la natura.

Ma, nonostante il rapporto, restano tutte le perplessità sul piano regionale dei rifiuti, sul quale Antonio Galati e Michele Losappio di Sel hanno presentato una serie di emendamenti, per chiedere verità e mirano a rendere residuale la scelta della termovalorizzazione del Css e, nello specifico, alla sua esclusione nello stabilimento Colacem di Galatina: "È l'ora della verità – sottolinea il consigliere Galati – le pressioni a favore dell'incenerimento sono tante e forti. Più forte ancora deve essere la genuina mobilitazione della buona politica, della società civile, dei singoli cittadini: ora è necessario alzare al massimo il livello di attenzione".

In sostanza gli emendamenti firmati da Galati e Losappio hanno tre obiettivi differenti, dal più generale al più specifico: il primo è quello di cassare la scelta di incenerire quello che fino a poco tempo fa veniva chiamato combustibile derivato da rifiuti, potenziando invece il recupero di materia; il secondo è quello di escludere dal Piano la termovalorizzazione di rifiuti in impianti che non siano già in possesso della specifica Aia; il terzo, conseguente all'ordine del giorno che venne approvato dal consiglio regionale il 20 luglio 2011, specifica l'esclusione dell'impianto Colacem di Galatina (come già avvenuto per l'impianto Enel di Cerano) dall'impiego di Css da termovalorizzare.

Il dibattito sul piano rifiuti, finora alle battute preliminari, entrerà nel vivo il 18 settembre con la discussione degli emendamenti nella Commissione regionale ambiente, che ha il compito di predisporre il testo definitivo, che poi approderà nell'aula del Consiglio regionale in tempi che si preannunciano piuttosto brevi.

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