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Cronaca Melendugno

Una piattaforma all'orizzonte di San Foca. Parte l’ultima fase dei sondaggi in mare

La Skate III, condizioni meteo permettendo, arriverà domani in serata davanti San Basilio. Due i punti di campionamento, a 230 e 320 metri, con un carotiere da 14 centimetri di diametro e un penetratore. Tap punta di concludere in pochi giorni

BRINDISI – Veloci e senza conseguenze per i fondali, assicura Tap. Il consorzio che intende costruire il gasdotto con approdo a San Foca è pronto per l’ultima fase dei sondaggi, quelli geotecnici,  da condurre in mare. Sempre che non venga accolta dalla capitaneria di porto la richiesta di sospensione in autotutela delle autorizzazioni avanzata dall’amministrazione comunale di Melendugno, e che le condizioni meteo marine lo consentano, la piattaforma Skate III intorno alle 22 di domani arriverà al largo della spiaggia di San Basilio, trainata dal rimorchiatore otrantino Sara T.

La convinzione di Tap è che le ricerche, finalizzate allo studio della composizione e della resistenza del sottosuolo marino, possano concludersi entro domenica prossima e comunque non dopo la fine del mese per consentire, come promesso, l’avvio della stagione balneare senza interferenze che rischierebbero di innescare un’altra scintilla nel già teso rapporto con i Comuni - a vario titolo interessati dal progetto - e con buona parte delle comunità locali. La piattaforma stazionerà a 320 e 230 metri dalla linea di costa, dove il mare è profondo 8 e 4 metri e non sarà certo un panorama gradito a pescatori e pionieri del bagno a mare. del resto le ricerche partono in ritardo rispetto al calendario dei lavori: erano previste per fine marzo, ma la piattaforma si è attardata in Costa d'Avorio per espletare il precedente incarico. 

Come avverranno le indagini.

Tocca alla società italiana D’Appolonia portare a termine le indagini. Vito Dimichino, ingegnere geotecnico, ha spiegato dal punto di vista tecnico cosa avverrà nelle acque di San Foca. Lo ha fatto a bordo della Skate III ormeggiata nel porto di Brindisi, poco dopo che l’autorità portuale aveva espletato le ispezioni e mentre un tecnico della società norvegese Statoil, tra i principali azionisti di Tap, stava ultimando le verifiche articolate in 64 punti: il committente vuole assicurarsi che le società esecutrice si attenga agli standard imposti dal contratto.

In un carotiere del diametro di 14 centimetri, portato sul fondale da un sistema di aste, saranno connessi dei campionatori di un metro che arriveranno fino a 30 metri di profondità. Sarà stabilito in corso d’opera, secondo le richieste di Tap, se effettuare carotaggi ad ogni metro nei due punti stabiliti per il “prelievo”. Verranno anche fatte delle prove pentrometriche: alla velocità costante di 2 centimetri al secondo, una punta conica permetterà di rilevare la resistenza del terreno. Sulla piattaforma un container è stato adibito a laboratorio e lì gli ingegneri – tutti italiani – annoteranno i dati, condurranno alcuni test, e daranno disposizioni alla cabina di pilotaggio (l’equipaggio, in tutto, è di 15 persone).

Sulla Skate III - Le foto

I risultati di questa ultima fase di sondaggi serviranno a Tap per le valutazioni finali delle opere ingegneristiche: infatti, a circa un chilometro dalla costa, ad una profondità di 22 metri, è prevista l’apertura del tunnel dal diametro di due metri e mezzo che dovrebbe terminare al di là della macchia mediterranea che affianca la strada litoranea tra San Foca e Torre Specchia. Questo, ovviamente, nelle intenzioni del consorzio che attende il “verdetto” del ministero dell’Ambiente dopo aver presentato, la scorsa settimana, le integrazioni allo studio di impatto ambientale e sociale, lo stesso bocciato a gennaio della Regione Puglia.

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