Piazzetta Carducci, l'associazione dei consumatori: "No ai cancelli"

LECCE - È degli ultimi giorni la proposta di chiudere piazzetta Carducci, che ospita l'ex convitto Palmieri, con una cancellata. Sono, invece, trascorsi molti mesi da quando i residenti hanno lamentato il degrado della zona. Per tutto quel tempo hanno chiesto, inascoltati, l'intervento dell'amministrazione comunale. "Solo con l'episodio violento del pestaggio di un venditore ambulante, si è riaccesa prepotente l'attenzione dell'opinione pubblica. La soluzione che sta prendendo piede in questi giorni, è però sbagliata". Ad affermarlo, con una punta di amarezza, Alessandro Gallucci, portavoce dell'associazione a difesa degli utenti e dei consumatori di Lecce.

"Chiudere una zona pubblica- prosegue- non significa risolvere il problema, ma solamente spostarlo. È  già successo quando vi furono proteste per un bar nei pressi di porta Napoli e in via Palmieri. Il Comune ha gli strumenti per intervenire ma non li usa". Il riferimento, è quello all'ordinanza "anti bivacco" che l'associazione ha in più occasioni contestato, assieme al regolamento di polizia locale.

"Se questi strumenti fossero utilizzati con coerenza, significherebbe infliggere un colpo letale alle attività del centro cittadino. Per questo si preferisce dar man forte a scelte demagogiche, buone solamente a spostare il problema di qualche isolato. L'amministrazione deve prendere il toro per le corna e disciplinare le cose in modo che siano garantiti i diritti di tutti, di quelli che si comportano in maniera civile, in primis. Bisogna eseguire costantemente i controlli e applicare le sanzioni contro gli incivili. Non basta farlo di tanto in tanto, riparando poi con inutili cancellate", ha concluso Gallucci.