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Cronaca

Pierandrea Semeraro: "Indagato, ma non ho nulla da rimproverarmi"

L'ex presidente dell'Us Lecce conferma con un comunicato le indiscrezioni delle scorse ore che lo indicavano come iscritto nel registro degli indagati: "Ho dato incarico di tutelare la società e la mia persona"

 

LECCE - E' affidata ad un laconico comunicato stampa la conferma che l'ex presidente del Lecce, Pierandrea Semeraro, risulta iscritto nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta combine del derby del 5 maggio 2011, condotta dalla procura di Bari. L'ipotesi è di frode sportiva. 
 
"Dopo le indiscrezioni giornalistiche trapelate nei giorni scorsi in ordine alle presunte responsabilità dell'Unione Sportiva Lecce SpA nell'ambito del procedimento del cosìdetto calcioscommesse pendente dinanzi alla Procura della Repubblica di Bari, apprendo ufficialmente di essere indagato per frode in competizioni sportive con riferimento alla partita Bari-Lecce dello scorso anno. Premesso che nulla ho da rimproverarmi circa il regolare svolgimento della suddetta partita, ho dato incarico ai miei legali di assumere tutte le iniziative ritenute idonee a tutela della società e della mia persona. Per completezza, devo evidenziare che non ricopro cariche sociali nella Us Lecce da circa un anno."
 
Intanto il gip del Tribunale di Bari, Ambrogio Marrone, ha respinto l'istanza di scarcerazione avanzata dai legali di Andrea Masiello, Fabio Giacobbe e Gianni Carella. Il 27 giugno, invece, si deciderà poi sulla richiesta di patteggiamento. E nei prossimi giorni sono attesi i deferimenti da parte della procura della Figc. 
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