Pistola, proiettili, denaro e divise dell'Arma rubate: condannato 39enne
E' la pena inflitta nel giudizio con rito abbreviato nei confronti Claudio Palmisano, 39enne brindisino, già noto alle forze dell'ordine. La sentenza è stata emessa dal gup Vincenzo Brancato. L'uomo fu arrestato in zona di Racale
LECCE – Tre anni di reclusione è la pena inflitta nel giudizio con rito abbreviato nei confronti Claudio Palmisano, 39enne brindisino, già noto alle forze dell'ordine. La sentenza è stata emessa dal gup Vincenzo Brancato.
Il 39enne fu arrestato, a settembre scorso, dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Casarano, insieme con i colleghi della stazione di Racale, per detenzione illegale di arma comune da sparo, detenzione di munizionamento e ricettazione un brindisino di 39 anni. Attratti da una violenta discussione tra due persone, i militari sottoposero a controllo i due litiganti.
Nell’auto dell’imputato trovarono una fondina per pistola. Poi, nascosti sotto il vano porta oggetti, 9 proiettili calibro “7.65”, e 1500 euro in banconote di vario taglio. Nell'abitazione, invece, nascosta dentro una scarpa, rinvennero una pistola di fabbricazione tedesca, sempre calibro "7.65", completa di caricatore inserito e con 7 pallottole; inoltre un bilancino di precisione e 2 cartucce per pistole a salve.
Ma la sorpresa vera e propria per i militari giunse quando nel corso della perquisizione domiciliare rinvennero e sequestrarono vario abbigliamento in dotazione a militari dell'Arma: un cappotto impermeabile, una giacca della Grande uniforme, un paio di stivali, alcuni fregi alamari per divisa estiva ed invernale, e due fregi per berretto raffigurante la fiamma dei carabinieri. Tutto il materiale, risultò poi rubato nei giorni precedenti presso l'abitazione di un carabiniere. Palmisano raccontò di averlo rinvenuto in un borsone abbandonato.