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Cronaca

A caccia di "pokemon" tra le opere d'arte. Il museo approfitta della mania

Dal Sigismondo Castromediano di Lecce parlano di una "invasione di mostriciattoli digitali". Tra realtà virtuale e aumentata ecco un'occasione di marketing

LECCE - A più di qualcuno pare che la situazione stia sfuggendo di mano: dopo la realtà virtuale ci si mette anche quella aumentata. Dal museo Castromediano di Lecce segnalano un'invasione di pokemon, i piccoli mostriciattoli del gioco mobile di Nintendo che sta conquistando milioni di fan in tutto il mondo, sulla scia del cartone animato giapponese che in Italia è stato trasmesso dal 2000 per poi diventare anche un videogioco. 

La trovata è lodevole dal punto di vista della comunicazione: significa che anche nelle sale espositive del museo è possibile imbattersi nelle prede così ambite per progredire nel punteggio e nei livelli. Basta essere dotati di smartphone e dell'applicazione necessaria. Non a caso Simona Manca, consigliera provinciale con delega alla Cultura, ha così commentato: “E’ un’occasione da cogliere al volo per far conoscere ai più piccoli il nostro straordinario contenitore di storia e di arte. potremmo oggi affermare che al Museo Castromediano è raccontata la storia del Salento dal Paleolitico al terzo millennio”

“E’ bello e significativo vedere intere famiglie aggirarsi tra le nostre sale espositive, gli adolescenti certamente attenti alla realtà virtuale che li coinvolge, e i genitori affascinati dal nostro patrimonio, ma siano sicuri che la realtà e la bellezza delle nostre opere e dei nostri reperti terrà testa a tutti i Pokestop". L'esponente del centrodestra si riferisce con questo termine ai luoghi di particolare interesse, indicati su Google Map, dove è anche possibile trovare i pokemon. 

Nessuno è in grado di conoscere in anticipo la localizzazione dei piccoli mostri virtuali e così i giocatori devono muoversi per la città o dovunque si trovino con l'occhio inchiodato sul display. Questo però sta causando problemi molto reali, perché si rischia di perdere l'attenzione e, magari, di attraversare la strada distrattamente o di spingersi in luoghi che possono essere mal frequentati. Non è un caso, dunque, che si stia pensando anche ad apposite polizze assicurative.

Il museo provinciale intanto resta "aperto per ferie": lo si può visitare gratuitamente ogni giorno dalle ore 8.30 alle 19.30, dal lunedì al sabato e la domenica dalle 9 alle 13.30. Inoltre sino al 30 settembre prossimo sarà possibile visitare, oltre l’intero patrimonio storico, artistico e culturale di questo gioiello della Provincia di Lecce, anche la mostra retrospettiva “Leandro unico primitivo”.

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