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Cronaca Squinzano / Via Crocefisso

Pomeriggio di terrore a Squinzano, uccide l'ex moglie e poi si spara

Secondo le prime ricostruzioni eseguite dai carabinieri della stazione locale, della compagnia di Campi Salentina e del Nucleo investigativo di Lecce, un uomo di 45 anni, Sergio Pagano avrebbe, per ragioni ancora da stabilire, ucciso l'ex moglie, la 41enne Rita Paola Marzo, a colpi di pistola. Poi avrebbe puntato l'arma contro se stesso, premendo ancora il grilletto

SQUINZANO – Si è trasformato in un pomeriggio di morte e terrore un tranquillo sabato d’agosto. Teatro della tragedia via Crocefisso a Squinzano, una piccola strada di case basse da colori pastello a poche centinaia di metri dal vicino municipio. Secondo le prime ricostruzioni eseguite dai carabinieri della stazione locale, guidati dal maresciallo Giovanni Delli Santi e dei colleghi del Norm della compagnia di Campi Salentina, diretta dal tenente Giancarlo Porta,  un uomo di 45 anni, Sergio Pagano avrebbe, per ragioni ancora da stabilire, ucciso l’exFullSizeRender-32 moglie, la 41enne Rita Paola Marzo, a colpi di pistola, Si tratta di una calibro 9 corto, così come constatato dai militari del Nucleo investigativo di Lecce, al comando del capitano Biagio Marro.

Probailmente è stato un solo proiettile a raggiungerla: l'altro, invece, è quello che l'uomo avrebbe indirizzato a se stesso. I militari della sezione Investigazioni scientifiche, diretti dal luogotenente Vito Angelelli, hanno al momento rinvenuto due bossoli. Ma i sopralluoghi si protrarranno ancora a lungo. Tutto sarebbe avvenuto poco dopo le 15. L’uomo avrebbe affrontato la donna (madre di due figli di 11 e 15 anni), di professione parrucchiera, mentre usciva dall'abitazione di un'amica, esplodendo un colpo d’arma da fuoco. L'arma, stando ai primi accertamenti, era detenuta legalmente dall'uomo. Quest'ultimo avrebbe ottenuto il porto d'armi per uso sportivo circa due mesi addietro. Un elemento sul quale gli investigatori ora vogliono vederci chiaro.

Poi avrebbe puntato l’arma contro se stesso, premendo ancora il grilletto. La coppia, secondo quanto si è appreso, era separata da circa due mesi. Una separazione che Pagano, però, non avremme accettato di buon grado, continuando a seguire e controllare l'ex moglie.

A dare l’allarme sono stati alcuni vicini, attirati dalle urla e dal suono dei colpi, che hanno squarciato il silenzio quasi metafisico del primo pomeriggio di una torrida giornata d’estate. Sul posto, pochi minuti dopo, sono arrivate le ambulanze del 118 e i militari dell’Arma. Per la donna, purtroppo, non c’era più nulla da fare se non costatare il decesso. Il 45enne, invece, è stato trasportato d’urgenza nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove è arrivato in condizioni critiche. I medici hanno cercato in ogni modo di salvargli la vita, ma è deceduto in serata. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Stefania Mininni, proseguono per stabilire modalità e dinamiche dell’omicidio seguito da suicidio.FullSizeRender-33

La salma della donna, intanto, dopo la comunicazione al medico legale Ermenegilldo Colosimo, è stata trasportata presso la camera mortuaria del nosocomio del capoluogo salentino, a disposizone dell'autorità giudiziaria. Nelle prossime ore, la Procura disporrà l'esame autoptico, per chiarire che cosa sia accaduto negli istanti che hanno preceduto il pomeriggio di terrore. Una parentesi di tempo che ha riportato la memoria a due anni addietro, nel 2013. Quando, in un'afosa giornata di fine luglio, un altro episodio simile - per dinamica e per movente - sconvolse la comunità di Taurisano.

Le immagini del luogo dell'omicidio

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