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Cronaca Porto Cesareo

Porto Cesareo: dopo 7 anni l'Arcuri rimossa dal molo

Decisione a sorpresa dell'amministrazione comunale, destinata a far discutere: via la statua in pietra leccese dal molo locale. Motivazione? Pescatori e cesarini preferiscono il "sacro" al profano

PORTO CESAREO - Dopo sette anni, la "regina" dei mari di Porto Cesareo, Manuela Arcuri, immortalata in una statua "simbolo di prosperità e bellezza" viene deposta dal suo trono ed ora è ufficialmente in cerca di "casa" e di nuova fissa dimora. Una notizia che se si trattasse della Arcuri nazionale in carne ed ossa, certamente muoverebbe gli animi più gentili ed una catena di solidarietà da parte del pubblico maschile, pronto a farsi in quattro pur di accogliere la nota show girl in mura confortevoli e domestiche. Peccato, penseranno in molti, che si tratti della sosia (peraltro secondo diversi pareri mal riuscita) del volto televisivo, ingabbiato in una rappresentazione in pietra leccese, voluta dai pescatori locali, dagli operatori turistici e da Gianni Ippoliti, l'ideatore principe della trovata, che dal 2002 mosse simpatizzanti e curiosi in pellegrinaggio a verificare di persona la reale somiglianza o meno della statua rispetto all'originale.

Infatti, con deliberazione di giunta numero 114 del 10 agosto 2009, l'amministrazione comunale di Porto Cesareo ha stabilito, incaricando l'ufficio tecnico, la rimozione ed il successivo riaffidamento agli operatori turistici cesarini, che ne avevano commissionato la realizzazione, della statua in pietra leccese raffigurante la nota showgirl; la stessa amministrazione sta poi avviando una fase interlocutoria di valutazione sul successivo riposizionamento della statua in altra location da concordare congiuntamente con le parti sopra citate e soprattutto con Gianni Ippoliti.

"Sia chiaro a tutti - esordisce Vito Foscarini, sindaco di Porto Cesareo - che questa deliberazione non deve assolutamente innescare alcun tipo di polemica tra le parti: amministrazione comunale, categoria dei pescatori, operatori turistici ed il signor Gianni Ippoliti che in più occasioni hanno mostrato di ragionare strategicamente insieme per la promozione la tutela e la salvaguardia di Porto Cesareo. Non è una trovata pubblicitaria men che meno un capriccio di qualcuno".

"Detto questo - continua - voglio inoltrare da umile cittadino di porto Cesareo, attento alla promozione della giusta e sobria immagine della mia città, proprio al signor Gianni Ippoliti, il mio più grande ringraziamento per l'indiscutibile portata massmediatica e l'alto valore di marketing, che l'operazione Arcuri ha portato sin dall'inizio della trovata al nostro comune".

Foscarini specifica di aver proposto allo stesso personaggio televisivo telefonicamente di pensare una nuova location, capace di ospitare l'idea, accompagnandola con una nuova campagna di comunicazione appositamente studiata: "E' logico e normale - afferma - che il signor Ippoliti sia libero di esprimere le sue idee in merito alla questione, cosa che peraltro sa fare molto creativamente, come meglio crede; l'importante è che lo si faccia nel rispetto di tutti. Un sindaco che ambisce ad essere tale, ha questo specifico mandato da rispettare ed io per mia storia personale e cultura mi impegnerò finché ne avrò facoltà, a soddisfare nel migliore dei modi le richieste dei miei concittadini".

"Ripeto - conclude Foscarini - per la portata promozionale non possiamo che essere assolutamente grati ad Ippoliti ed alla signora Arcuri, che invito ufficialmente a Porto Cesareo magari non per prendere a martellate la statua ma per farsi un bel bagno nelle nostre splendide acque". E infatti, proprio domani mattina pare che lo show-man abbia deciso di far fuori la statua in segno di protesta. Alla base della decisione ci sarebbe una specifica richiesta dell'assessore alla pesca, Giuseppe Fanizza che ha accolto nel tempo le motivazioni addotte e dettagliate a più riprese dalla categoria dei pescatori cesarini: "La statua in pietra leccese raffigurante le fattezze dell'attrice Manuela Arcuri - afferma Fanizza - posizionata sul molo di fronte all'isola Grande o dei Conigli, abituale meta di partenza delle piccole imbarcazioni da pesca, non risponde alle aspettative dei pescatori cesarini e più in generale della popolazione, che ci ha comunicato in tempi diversi ed in diversi modi, che preferisce vedere in un monumento la raffigurazione esclusiva della donna del pescatore sempre in ansia per le sorti del proprio caro che lavora tra le difficoltà nascoste del mare a guadagnarsi da vivere; o meglio ancora un monumento di forte retaggio religioso tipico della tradizione culturale cristiana di Porto Cesareo. Parlo della Madonnina del Mare al quel spesso i pescatori cesarini rivolgevano la loro preghiera prima di imbarcarsi".

"Nessuna polemica con nessuno quindi - conclude Fanizza - anzi sarebbe il caso che questa storia proprio per l'impegno per la promozione del territorio, profuso da tutti, sopratutto dal signor Gianni Ippoliti e dalla signora Manuela Arcuri che ringraziamo entrambi, si concluda qui nel rispetto delle nostre identità tradizioni e professioni". Porto Cesareo, dunque, preferisce il sacro al profano e la tradizione allo star system. Cosa penseranno di questa evoluzione i visitatori? Ne resteranno delusi o apprezzeranno la scelta coraggiosa, a rischio promozionale?

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