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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Porto Cesareo

Puniti i furbetti del “segnaposto”: sequestri a raffica sulle spiagge libere

La guardia costiera, fra Torre Lapillo, Punta Grossa e Punta Prosciutto, nella zona di Porto Cesareo, ha fatto sparire una quarantina fra sdraio, lettini e ombrelloni

PORTO CESAREO – Se molti si lamentano per la presenza di pochi tratti liberi di spiaggia e di un eccesso di stabilimenti balneari (antica disputa), va detto che la furbizia non va mai in vacanza. Anzi, viene in soccorso proprio di chi va in vacanza. Facile gioco di parole, ma è la verità sotto gli occhi di tutti quelli che conoscono il fenomeno dell’attrezzatura “segnaposto”. Un ombrellone, una sedia a sdraio, un lettino che magicamente, dopo il tramonto, si venga a trovare ancora lì, in spiaggia, o magari compaia in piena notte.

La sgradevole pratica, di fatto un’occupazione abusiva del demanio pubblico, è in atto da sempre, specie sul litorale jonico, con le sue interminabili spiagge e le abitazioni proprio lì, a due passi, e serve, appunto, ad accaparrarsi fin dal mattino il “proprio” spazio sulle spiagge libere delle località balneari più frequentate, senza andare a caccia di una porzione di sabbia. Che fatica, con questo caldo anomalo, poi.

Nella notte tra giovedì 28 e venerdì 29 luglio, proprio per dare un segnale, i militari della guardia costiera dell’Ufficio locale marittimo di Torre Cesarea – che sovrintende su Porto Cesareo e marine – hanno iniziato a battere più zone del litorale, fra Torre Lapillo, Punta Grossa e Punta Prosciutto. Sono quelle in cui più pervasivo è, da sempre, lo strano fenomeno della “ricrescita spontanea” delle attrezzature balneari, se così si può dire. E su una quarantina di queste, è scattato il sequestro penale.

Chi, al mattino, sperava di trovare il posto già segnato, ha scoperto che il lettino o qualunque cosa avesse lasciato, era sparito. E no, non è stata opera dei ladri. Meglio non denunciare certe sparizioni, avranno pensato i furbetti. Ma tanto, la morta una sdraio se ne fa un'altra. Come per la gramigna, la “ricrescita” è garantita. Vogliamo scommetterci?

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