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Martedì, 16 Aprile 2024
Sentenza della Sezione Terza

Ntc non deve versare maxi contributo al Consorzio Asi: intervenuta la prescrizione

Il Tar ha accolto la richiesta dell'azienda che opera nell'area di collaudo tra Nardò e Porto Cesareo: non deve alcun importo per la gestione e la manutenzione di infrastrutture e servizi di interesse comune

LECCE – La Nardò Technical center Srl, importante società del gruppo Porsche che gestisce la nota pista di collaudo, non dovrà versare al Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Lecce la somma di 1 milione e 720mila euro come contributo per la gestione e manutenzione di infrastrutture, opere, impianti e servizi di interesse comune.

Lo ha deciso la Sezione Terza del Tar Puglia, sede di Lecce, con la sentenza pubblicata il 19 gennaio dopo che il 13 dicembre si era tenuta l’udienza pubblica per la trattazione della causa nel merito. Il collegio – presidente Enrico D’Arpe, consigliere Patrizia Moro, estensore Anna Abbate – ha accolto le tesi sostenute dai legali della società ricorrente, Pier Luigi e Giorgio Portaluri, che chiedevano l’annullamento di tutti gli atti relativi alla pretesa creditoria e il riconoscimento della prescrizione decennale del diritto vantato dal Consorzio Asi.

Su quest’ultimo punto, in particolare, si è soffermato il ragionamento dei giudici che hanno identificato nel marzo del 2007, quando è entrata in vigore la legge regionale – che disciplina l’ordinamento dei consorzi per le aree di sviluppo industriale in Puglia – la data dalla quale far decorrere il termine per la prescrizione. Respinta, dunque, l’interpretazione del Consorzio per la quale sarebbe stata l’entrata in vigore del Regolamento per la gestione dei suoli all’interno degli agglomerati industriali (luglio 2012) a costituire il termine di decorrenza e dunque a legittimare l’atto con il quale veniva comunicato alla Nardò Technical Center di dover pagare la somma in questione (datato 13 gennaio del 2022).

Da segnalare che la società ricorrente aveva rinunciato alla fase cautelare una volta avuta l’assicurazione dalla controparte alla rinuncia a porre in essere qualsiasi atto esecutivo prima della definizione del procedimento nel merito. Nella decisione si fa riferimento anche a un altro aspetto, come spiegato dagli avvocati Portaluri: "il Tar ha anche dubitato che Nardò Technical center abbia mai potuto beneficiare di interventi dell'ASI per la realizzazione, gestione e manutenzione delle infrastrutture esterne a servizio della pista; come abbiamo dimostrato in giudizio, NTC non rientra infatti nell’agglomerato industriale Nardò-Galatone, né in nessun altro".

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