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Cronaca

Un rimedio efficace ai viaggi della speranza. Acceleratore lineare è già in funzione

Presentato il modello Versa Hd che consente cure radioterapiche specifiche e accurate. Il governatore Emiliano e la direttrice generale Melli ricordano l'impegno di Alessandro Maletesta

LECCE - Per una volta la conferenza non è un semplice annuncio: l'acceleratore lineare per la Radioterapia nel polo oncologico del "Vito Fazzi" di Lecce è attivo già da diverse settimane e oggi il nuovo macchinario è stato presentato pubblicamente.

Al "taglio del nastro" è intervenuto anche il governatore della Puglia, Michele Emiliano, che ha ricordato come l'acceleratore sia stato acquistato anche grazie ad una generosa iniziativa dal basso, in nome di Alessandro Maletesta, cittadino di Surbo sconfitto dalla malattia, ma vincitore, alla fine di una battaglia di civilità che consentirà ai pazienti di evitare i cosidetti viaggi della speranza alla ricerca di cure adeguate nei confronti di patologie aggressive e pervasive. 

L'impegno di Maletesta e dei suoi familiari e amici è stato lodato anche dalla direttrice generale della Asl di Lecce, Silvana Melli: "I cittadini del Salento non hanno un atteggiamento verso il sistema sanitario di mera critica, ma di partecipazione attiva al punto tale da seguire l'iner per l'approvvigionamento di attrezzature necessarie per migliorare il sistema e bloccare la mobilità passiva: non c'è più ragione di fare altrove la radioterapia".

L'accleratore è del modello Versa Hd e permette di ottimizzare la cura dei tumori, con una ampia diversificazione nelle modalità di impiego a seconda dei pazienti e della patologia. L'iter per la sua acquisizione è iniziato nel settembre del 2014: "Questa è una struttura piuttosto importante - ha dichiarato la direttrice della Asl di Lecce, Silvana Melli - perchè ci sono altri acceleratori. Abbiamo pazienti in trattamento da un mese che ora fruiscono di un'attrezzatura di ultima generazione unica in Puglia e con pochi uguali in Italia, che indirizza il fascio di radiazioni ionizzanti sul tumore senza danneggiare i tessuti sani".

"E' importante che intorno a questa apparecchiatura ci sia stata una diversa organizzazione dell'accoglienza, improntata verso un'umanizzazione del percorso oncologico". In questo senso, infatti, ci sono state iniziative concrete in cui la mano privata ha affiancato e sostenuto quella pubblica: la prima per volontà dei familiari della giudice Annunziata Francioso - deceduta nel 2015 a 53 anni - che hanno donato gli arredi delle sale d'attesa di Radioterapia e della stanza riunione del medesimo reparto; la seconda grazie all'associazione "Angela Serra" che con il supporto della Banca Popolare Pugliese ha curato l'allestimento della sala d'attesa di Senologia dove le donne salentine eseguono lo screening mammografico.

All'inaugurazione hanno preso parte anche Giovanni Gorgoni, direttore del dipartimento Promozione della salute della Regione Puglia, Mario Santantonio, direttore dell'unità operativa complessa di Radioterapia e Massimo Rizzo, amico di Alessandro Maletesta e promotore della richiesta di intitolazione dell'acceleratore. 

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