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Cronaca Acquarica del Capo

“Pugni, schiaffi e minacce: volevano 200 euro per la cocaina acquistata”

Quattro soggetti di Presicce Acquarica rischiano il processo. Due rispondono di spaccio, tutti, singolarmente o in concorso, di tentata estorsione ai danni di un consumatore di droga

PRESICCE ACQUARICA – In due rispondono di cessione di stupefacente e tutti e quattro, in un paio di casi singolarmente, in un altro in concorso fra tre di loro, di tentata estorsione ai danni di un “cliente”, un uomo di 46 anni residente in un comune del Capo di Leuca. Il tutto, per farsi pagare 200 euro come corrispettivo di una presunta cessione di droga.

A rischiare il processo sono quattro cittadini di Presicce Acquarica. Si tratta di Nicola Luna, 43enne, Valentina Ingrosso, 32enne, Antonio Romano, 41enne e Antonio Viola, 33enne. Nei loro confronti il giudice per le udienze preliminari Sergio Tosi ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo 16 giugno, dopo la richiesta di rinvio a giudizio del sostituto procuratore Rosaria Petrolo.

A essere indagati per cessione di cocaina sono Nicola Luna e Valentina Ingrosso, conviventi e, peraltro, non molto tempo addietro apparsi nelle cronache proprio per spaccio: nel dicembre del 2021, infatti, furono arrestati dagli agenti di polizia del commissariato di Taurisano.

La vicenda in questione, però, è più recente. La droga sarebbe stata ceduta al 46enne e a un altro consumatore tra la fine di gennaio e i primi di febbraio dell’anno scorso. Risale, invece, alla fine di marzo, sempre del 2022, la prima minaccia al 46enne. E a farla, sarebbe stata Valentina Ingrosso. Avrebbe preteso la consegna di 200 euro entro la serata. “Se non paghi ora dovrai pagare il doppio”, avrebbe detto. “Non sai chi siamo noi”, avrebbe poi aggiunto, minacciando di bruciare la sua auto e fare del male a moglie e figli.

Dal 28 marzo, giorno in cui si sarebbe consumato questo primo tentativo di estorsione, al 1° aprile, sarebbero poi susseguiti altri due episodi. Il più grave, quello per il quale Valentina Ingrosso risponde in concorso con Antonio Viola e Antonio Romano. I tre, secondo quanto contestato dalla Procura, avrebbero costretto il 46enne a salire a bordo di una Bmw, per essere trascinato in una zona di aperta campagna e qui preso a pugni in pancia e ceffoni in faccia, sempre per la questione dei 200 euro che lui e l’altro acquirente avrebbero dovuto consegnare.

Di tentata estorsione, infine, risponde anche Nicola Luna, per aver minacciato il 46enne, successivamente rispetto all’episodio dell’auto, con frasi quali “te la farò pagare”. È stata la denuncia presentata proprio dalla presunta vittima, sentendosi evidentemente braccata e in pericolo, a far scattare quelle indagini, chiuse le quali i quattro - difesi dagli avvocati Umberto Leo, Luigi Pennetta e Antonio Manco - rischiano ora di finire sotto processo.

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