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Cronaca

Presunta corruzione al Comune di Brindisi, torna in libertà Massimo Vergara

Dopo l'interrogatorio di garanzia il gip Giuseppe Licci ha accolto l’istanza di scarcerazione presentata dai legali dell’indagato

LECCE – E’ tornato in libertà Massimo Vergara, il commercialista leccese arrestato il 6 febbraio scorso con l’accusa di corruzione in concorso con il suo ex datore di lavoro, Luca Screti, amministratore unico pro tempore della Nubile, e dell’ex sindaco di Brindisi Mimmo Consales. I tre sono stati arrestati nell’ambito dell’inchiesta sull’affidamento in gestione dell’impianto di Cdr in favore della società brindisina.

Il gip del Tribunale di Brindisi, Giuseppe Licci, ha accolto l’istanza di scarcerazione presentata dai legali dell’indagato, gli avvocati Sabrina Conte e Carlo Viva. Parere favorevole è stato espresso anche dai pubblici ministeri Savina Toscani e Giuseppe De Nozza, titolari del procedimento. A motivare la decisione del gip, l’atteggiamento collaborativo dimostrato da Vergara in sede di interrogatorio di garanzia. Il professionista ha risposto alle domande dei magistrati, fornendo con ogni probabilità (sul contenuto dell’interrogatorio gli inquirenti mantengono il massimo riserbo) elementi utili alle indagini. Il commercialista leccese, per cui permane il solo obbligo di dimora, potrebbe presto essere sentito di nuovo.

Secondo l’ipotesi accusatoria Vergara avrebbe consegnato a Consales alcune buste, contenenti del denaro, ricevute da Screti per il saldo delle pendenze debitorie che il primo cittadino aveva nei confronti di Equitalia. Denaro ricevuto a qualche giorno di distanza dalla firma del contratto di affidamento della gestione dell’impianto per lo smaltimento dei rifiuti per la durata di 15 anni.

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