Presunta truffa all'Asl sui rimborsi per il trasporto dei pazienti, quattro indagati
La Procura del capoluogo salentino ha chiuso le indagini preliminari. Coinvolte due associazioni. Le indagini da parte dei Nas
LECCE – Avrebbero utilizzato per il trasporto di pazienti da sottoporre a dialisi, mezzi privati invece che ambulanze, ottenendo così rimborsi superiori a quelli dovuti, anche registrando un chilometraggio maggiore di quello effettivo. Sono quattro gli avvisi di chiusura delle indagini preliminari notificati dal pubblico ministero Paola Guglielmi nell’ambito dell’inchiesta su una presunta truffa aggravata ai danni dell’Asl.
Le accuse, ovviamente tutte da dimostrare, riguardano Christian Tarantino, 38enne di Leverano, presidente dell'associazione “Life guard” di Leverano; Luigi Gallo, 51enne di Melendugno, presidente dell’associazione “Centro CB Eruce” di Melendugno; Roberta Tundo, 53 anni di Galatina; Massimo Natali, 44 anni di Gallipoli, legale rappresentante dell'Aurora, un’agenzia funebre di Gallipoli. Gl indagati hanno ora venti giorni per chiedere di essere sentiti, acquisire documentazione e presentare memorie per dimostrare la correttezza del loro operato.
I fatti contestati risalgono al 2013. A dare avvio all’inchiesta un esposto presentato in Procura in cui si evidenziava come il trasporto dei pazienti, prelevati dalle proprie abitazioni e condotti nei centri per la dialisi, non avvenisse secondo quanto dichiarato. Da lì si sono poi sviluppate le indagini dei Carabinieri del Nas, che hanno ipotizzato una truffa complessiva di poco più di 17mial euro.