Presunte molestie e aggressione a una commerciante, condannato un 36enne

LECCE – Prima le battute salaci, gli sguardi ammiccanti e le provocazioni, Poi, un crescendo di insulti, proposte di natura sessuale e volgarità, sfociate in una vera e propria aggressione. Presunto protagonista della vicenda Franco Saccheri, leccese di 36 anni, poi arrestato dagli agenti di polizia con l’accusa di tentata violenza sessuale. Accusa derubricata in violenza privata dai giudici della seconda sezione penale (presieduta da Roberto Tanisi), che hanno condannato a due anni e due mesi di reclusione l’imputato, assistito dall'avvocato Silvio Giardiniero.

L’uomo, ex gestore di un’edicola nel capoluogo salentino, si sarebbe invaghito di una donna, titolare a sua volta di un esercizio commerciale che si trova poco distante dalla sua. Col passare delle settimane la sua sarebbe divenuta una vera e propria ossessione. L’edicolante, secondo l’accusa, si sarebbe recato più volte nel negozio gestito dalla vittima, rivolgendole apprezzamenti di carattere sessuale, in maniera sempre più esplicita.

La situazione, già tesa e preoccupante, sarebbe esplosa il 22 maggio 2012, quando l’arrestato avrebbe raggiunto la donna e, sotto lo sguardo terrorizzato di una commessa, si sarebbe denudato e avrebbe cercato di afferrare la commerciante, trascinandola a sé. La vittima, che avrebbe cercato di divincolarsi e fuggire, sarebbe stata poi colpita con un pugno al volto.

Il giorno dopo la donna, superato lo shock, si è presentata in questura, dove ha denunciato l’aggressione subita. Da lì si sono sviluppate le indagini sull 36enne, che in passato non aveva mai avuto alcun problema con la giustizia e non ha mai palesato comportamenti o atteggiamenti sospetti, e che si è sempre difeso spiegando di non aver mai avuto alcun interesse per la presunta vittima. Al contrario sarebbe stata lei a infastidirlo in più occasioni.