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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Ruffano

Presunti abusi nella scuola elementare, condannata la maestra violenta

Nove mesi, pena sospesa, in primo grado per una 63enne finita a processo con l'accusa grave di abuso dei mezzi di correzione

LECCE – Si chiude con una condanna la carriera da insegnante di una donna di 63 anni originaria di Montesano, M.A., finita a processo per abuso dei mezzi di correzione. Il giudice Silvia Minerva ha condannato in primo grado l’imputata a nove mesi di reclusione (pena sospesa).

Secondo l’ipotesi accusatoria, le indagini sono state coordinate dal pubblico ministero Massimiliano Carducci, la donna avrebbe utilizzato sistemi tutt’altro che leciti nella scuola elementare in cui prestava servizio, a Ruffano. Schiaffi e sculaccioni per gli alunni ritenuti più indisciplinati, strattonati e spinti con forza, tra urla e invettive. In alcuni casi i bambini sarebbero stati colpiti alla testa con i libri e i quaderni.

I piccoli alunni avrebbero manifestato evidenti disturbi, rifiutandosi spesso di tornare a scuola. Sono stati i genitori, dopo aver raccolto il malessere e le confessioni dei bambini, a dare avvio alle indagini presentando un esposto in questura. Da lì si è poi sviluppata l’inchiesta che ha portato al processo e alla condanna. I fatti contestati fanno riferimento al periodo tra il 2011 e il 2013. Sotto la lente della Procura potrebbe finire anche la dirigente scolastica.

La maestra, ormai prossima alla pensione, è assistita dall’avvocato Mario Coppola. La donna ha sempre respinto le accuse, vantando un curriculum professionale immacolato in oltre trent'anni di carriera. L'avvocato Coppola attenderà il deposito delle motivazioni della sentenza per poi ricorrere in appello. 

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