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Cronaca

Prima del raduno degli antagonisti città invasa da manifesti offensivi

Il movimento Casapound, ma anche il leghista Borghezio e i politici locali di centrodestra Congedo, Manca e Poli Bortone nel mirino degli anarchici leccesi, che domani pomeriggio saranno in piazza Sant'Oronzo per una manifestazione antifascista. Tutto questo a margine della recente indagine

LECCE – Decine di manifesti in formato A4 sono comparsi nella notte in buona parte delle vie del centro di Lecce, sia nel borgo antico, sia al di fuori. Alcuni sono stati collocati in via Libertini, altri nei pressi dell’ex Conservatorio di Sant’Anna, in piazza Sant’Oronzo e sui telefoni di fronte al cinema “Massimo”. Queste solo alcune delle località in cui sono stati rinvenuti.

I volantini sono di quattro tipi diversi e alcuni di tenore piuttosto pesante nei confronti di esponenti politici locali, ma anche dell’europarlamentare leghista Mario Borghezio, rappresentato tramite fotomontaggio con una divisa da gerarca nazista e con la scritta: “E’ cambiato troppo poco per lasciarsi prendere in giro, no al fascismo di ogni risma ed epoca”.

Non sembra casuale la scelta di tappezzare la città proprio in queste ore. Domani, infatti, in piazza Sant’Oronzo, alle 18, è previsto un presidio di antifascisti salentini “contro la repressione, contro il fascismo, contro foibe e revisionismo storico”. E, infatti, un altro di questi volantini preannuncia proprio l’evento in questione. Che, per inciso, è stato autorizzato, essendo stata inoltrata formale richiesta in questura. 

I volantini, come detto, sono anche di altri due tipi. Uno è un evidente gioco di parole, perché riporta la scritta “tutta merda e pestarla porta fortuna”, con una foto di bandiere del movimento di destra radicale Casapound sullo sfondo (di fatto, un vero e proprio invito al pestaggio). L’altro, invece, si sofferma su Simona Manca (consigliera provinciale di Forza Italia), Erio Congedo (consigliere regionale di Forza Italia) e Adriana Poli Bortone (l’ex sindaco di Lecce è attualmente in Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale), con la scritta: “I fascisti a Lecce hanno molte facce e sono tutte facce da culo”. 

Mentre per Simona Manca ed Erio Congedo sono stati utilizzati ritratti in primo piano, per Adriana Poli Bortone n’è stata scelta una in cui stringe la mano al già citato Borghezio (che quindi appare due volte). “Sono  storie che appartengono al passato, un revival ormai estinto dalla fine degli anni ’60", commenta laconica in queste ore proprio l'ex sindaco di Lecce. "Questi poveretti evidentemente non sanno che fare e rivangano fantasmi del passato”.

Tutto questo arriva a margine di vari episodi. Da un lato, infatti, c’è ancora l’eco della manifestazione di Cremona, con scontri fra antagonisti anarchici e attivisti di Casapound e un ferito grave fra i primi. Dall’altro, invece, c’è la recente chiusura delle indagini preliminari a carico di trentotto giovani delle province di Lecce, Brindisi e Taranto per il corteo non autorizzato del settembre dello scorso anno, durante il quale alcuni di loro (una netta minoranza su 300 persone circa, comunque) con mazze, caschi e volti coperti, organizzato per protestare proprio contro il raduno nazionale di Casapound in svolgimento dal 5 al 7 settembre a Surbo.

Borghezio, Manca, Congedo e Poli Bortone sono stati attaccati per il fatto di aver difeso in qualche caso le posizioni di Casapound o aver comunque partecipato in qualità di relatori proprio alla tre giorni svoltasi nel Salento. Alcuni volantini sono stati strappati e acquisiti per le indagini, al momento a carico di ignoti, ma l'operazione non è semplice perché sono saldamente attaccati alle pareti con la colla. La Digos, diretta dal vicequestore aggiunto Raffaele Attanasi, ha avvisato del fatto direttamente il procuratore Cataldo Motta.      

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