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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Da mesi in ospedale, riabbraccia la sua cagnolina: è la prima volta al “Vito Fazzi”

Costretto ad una lunga degenza e a vari interventi a seguito di un incidente stradale accaduto il 10 luglio, il piccolo Francesco, ricoverato nel reparto di pediatria ha potuto riabbracciare l'esemplare di beagle adottato un anno addietro

LECCE – La speranza è che l’affetto della sua cagnolina, Sasha, lo aiuti a superare il trauma psicologico del terribile incidente nel quale è stato coinvolto. La forza interiore dei bambini è spesso sorprendente, il sostegno della pet therapy invece un modo ancora tutto da scoprire, almeno negli ospedali italiani (solo l’Emilia Romagna fa eccezione).

Ma oggi per Francesco, un bambino di 10 anni costretto a 3 giorni di coma farmacologico e ad una serie di interventi chirurgici dopo il sinistro del 10 luglio scorso, è stato un giorno da ricordare con il sorriso perché nel reparto di pediatria ha potuto riabbracciare l’esemplare di beagle che aveva adottato circa un anno addietro da una famiglia del suo stesso paese, Calimera. Ed è stata una prima assoluta che può aprire la strada ad un maggiore coinvolgimento degli animali domestici nella degenza dei pazienti.

La “visita” di Sasha è stata possibile grazie all’iniziativa di don Gianni Mattia, cappellano dell’ospedale, che si è messo in contatto con l’assessore alle Politiche ambientali, Andrea Guido, che già nello scorso mese di dicembre aveva chiesto al direttore generale della Asl, Valdo Mellone, di valutare l’allestimento di una sala accessibile agli animali per l’incontro con i loro proprietari ospedalizzati. Ma con quanto avvenuto oggi si è andati oltre, con un cane lasciato entrare in un reparto.

“Ho trovato non solo grande disponibilità da parte di personale, medici e dirigenti ospedalieri ma, soprattutto, immensa sensibilità all’argomento – ha dichiarato Guido –. Il dottor Caprio, primario di pediatria, e il dottor Mancino, dirigente medico di presidio, dopo aver acquisito la disponibilità delle guardie eco-zoofile Anpana che fanno capo all’assessorato a seguire da vicino ogni fase e a sovrintendere alla visita in reparto della cagnolina, hanno immediatamente rilasciato le autorizzazioni necessarie, segnando così, a parer mio, un precedente importantissimo per il nosocomio leccese”.

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