Problemi di salute. Lo stragista Vantaggiato trasferito nel carcere di Bari per esami
Il 68enne di Copertino dovrà sottoporsi ad alcuni esami diagnostici. Mangia poco, ha perso notevole peso e non segue le terapie. Il gip ha disposto il trasferimento. Era stata la direzione del carcere a chiedere un intervento
LECCE – Mangia poco, quasi nulla, e non si presta alle cure che gli vengono prescritte dai sanitari del carcere di Borgo San Nicola. Giovanni Vantaggiato, l’imprenditore di 68 anni di Copertino, che ha confessato il terribile attentato alla scuola “Morvillo Falcone” di Brindisi, costato la vita alla studentessa mesagnese Melissa Bassi e che ha provocato altri feriti, e che è anche l’autore del tentativo di omicidio dell’imprenditore agricolo di Torre Santa Susanna, Cosimo Parato, è stato trasferito dal penitenziario leccese, dove, dal 6 giugno scorso e fino ad oggi, è rimasto in isolamento, nel braccio femminile, a quello di Bari, per accertamenti diagnostici.
La richiesta di un trasferimento era stata formulata, come riporta l’Ansa, già nei giorni scorsi dalla direzione del carcere del capoluogo salentino al gip leccese Ines Casciaro. Questo, per consentire esami più approfonditi. Il giudice s’è dunque espresso per una struttura detentiva attrezzata per gli esami diagnostici.
Vantaggiato rifiuterebbe di mangiare alcuni pasti, non seguirebbe le terapie e avrebbe perso almeno 17 chili. Solo di recente, sempre secondo quanto riporta l’Ansa, l’uomo avrebbe dato il suo assenso affinché fosse sottoposto ai prelievi del sangue.
Il processo nei suoi confronti, che riguarda sia l’attentato all’istituto professionale brindisino, sia quello all’imprenditore agricolo torrese, si aprirà il 17 gennaio 2013. Proprio ieri, in funzione del risarcimento danni che verrà richiesto dalle molteplici parti lese, carabinieri e polizia hanno posto sotto sequestro l’intero patrimonio in sua disponibilità, che supera i 2 milioni di euro.
