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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Melendugno

Progetto Tap, esposto in Procura del M5S: "Violati i tempi di inizio dei lavori"

Il portavoce del Movimento annuncia di aver presentato un esposto chiedendo l'accertamento dei fatti e della loro rilevanza penale

LECCE – Nuovo fronte giudiziario per uno dei progetti più importanti, e al tempo stesso più dibattuti e controversi, della storia del Salento: la realizzazione della Tap, il gasdotto che collegherà l'Azerbaigian con il Salento. Il MoVimento 5 Stelle prosegue la battaglia per bloccare l’opera dopo la scadenza della concessione, e non si ferma all’interrogazione già presentata in Parlamento, ma presenta un esposto in Procura.

 “Se il Governo continua a mostrarsi complice di un atto illegittimo, noi diamo voce dentro e fuori dal Parlamento a tutti coloro che hanno espresso parere contrario alla realizzazione dell’opera e ai cittadini che da tempo si oppongono” - dichiara il portavoce Diego De Lorenzis, capogruppo del M5S della IX Commissione trasporti della Camera. “Dopo l’interrogazione alla Camera dei Deputati sulla scadenza dei termini della concessione per la realizzazione dell’opera per mancato inizio dei lavori, ho presentato un esposto alla Procura della Repubblica chiedendo l’accertamento dei fatti e della loro rilevanza penale.”

“Il Ministro in questi giorni avrebbe dovuto prendere atto dell’accaduto, bloccare l’opera e comunicare all’Europa che Tap ha violato i tempi di inizio dei lavori” - prosegue il portavoce - “ma nulla è stato fatto e per questo ho deciso di rivolgermi alla Procura perché sia assunta ogni iniziativa necessaria per ripristinare la legalità e tutelare l’ambiente".

“Adesso – conclude De Lorenzis –, confidiamo che la magistratura faccia quello che il Governo non vuole fare, bloccare quest’opera, sperando che non si perda altro tempo dato che gli interventi che Tap sta svolgendo lungo il tracciato rischiano di compromettere definitivamente il territorio”.

Nei prossimi giorni, intanto, dovrebbero essere depositate le relazioni dei consulenti nominati dalla Procura di Lecce, che ha conferito al chimico Mauro Sanna; a Rino Felici ex funzionario dell’Arpa Lazio (uno dei massimi esperti in tema di Aia, Autorizzazione integrata ambientale); e a Nazzareno Santilli, ingegnere chimico e funzionario Ispra (L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) l’incarico di passare al setaccio il progetto, valutando attraverso gli atti del fascicolo d’indagine e alcuni accertamenti tecnici, l’assoluta regolarità del progetto destinato a cambiare la storia e il volto di un intero territorio.

In particolare, i consulenti dovranno verificare se le procedure di Autorizzazione unica svolte per l’opera rispettino le norme vigenti in materia, oltre che le prescrizioni derivanti dal decreto di compatibilità ambientale. A finire sotto la lente dei tre esperti, saranno anche gli impianti che costituiscono il progetto del gasdotto e le opere da realizzare. In più bisognerà verificare se tutto il progetto (le opere preparatorie, gli impianti e le loro modalità d’esercizio) sia stato analizzato nella valutazione d’impatto ambientale svolta, e in particolare se il progetto debba essere assoggettabile alla normativa Seveso sui rischi industriali. Inoltre, i tre consulenti dovranno stabilire se le procedure autorizzative e ambientali svolte (la cosiddetta Via) da cui è scaturito il decreto di compatibilità per l’opera, siano conformi alle norme vigenti.

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