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Cronaca Squinzano

Due proiettili da carabina indirizzati al sindaco di Squinzano. Ma nessun messaggio

Il pacco è arrivato presso l'ufficio protocollo. Non c'erano messaggi, ma solo due proiettili calibro 7.92 da carabina, nel classico plico giallo da imballaggio rivestito all'interno in polietilene. Sul posto, per le indagini, i carabinieri della compagnia di Campi Salentina

SQUINZANO – Due proiettili calibro 7.92 da carabina, infilati in un plico giallo rivestito all’interno in polietilene. Il tipico pacco da imballaggio. Era diretto al sindaco di Squinzano, Cosimo Miccoli, 44enne, eletto nell’ultima tornata del maggio 2013 con la lista civica “Squinzano viva”, di professione avvocato.

Il mittente, come sempre ovviamente in questi casi, è sconosciuto. Ritornano le azioni intimidatorie a esponenti politici della provincia di Lecce, dunque, anche se è difficile capire il motivo per cui qualcuno abbia deciso di prendere di mira il primo cittadino succeduto ormai da un anno a Giovanni Marra.  

Il pacco è giunto all’ufficio postale di Trepuzzi e da qui è stato smistato a Squinzano. Il postino l’ha quindi portato preso l’ufficio protocollo del Municipio. Già all’esterno sembra che sia parso sospetto. Una volta aperto, l’inquietante scoperta. Non c’erano però messaggi d’accompagnamento. Sono stati chiamati i carabinieri della stazione locale e della compagnia di Campi Salentina, che hanno acquisito il tutto, per sottoporlo a verifiche. Miccoli, dal canto suo, non ha saputo fornire indicazioni in merito. Ha riferito di non aver mai subito minacce o intimidazioni d’alcun tipo.

A ben vedere, proprio a Squinzano atti simili non sono affatto inediti. Proprio nel maggio dello scorso anno, quindi in piena campagna elettorale, simili episodi riguardarono il già citato Marra del Pdl e Lucio Longo, dell’Udc, consigliere uscente. In quei casi, però, le missive furono accompagnate anche da intimidazioni redatte con una macchina da scrivere e intercettare all’origine, presso il centro di smistamento regionale di Modugno grazie a metal-detector. Questa volta, invece, i proiettili hanno passato i controlli.  

Le reazioni

Tra i primi a commentare l’accaduto, il presidente della giunta elezioni e immunità del Senato, Dario Stefàno. “La distanza abissale che mi separa dalla visione politica del sindaco di Squinzano non m'impedisce di inorridire nell’apprendere certe notizie”, ha commentato. “Un gesto ignobile e violento da condannare duramente e con fermezza. La paura lasci spazio alla speranza che le forze dell’ordine possano fare presto luce sull’accaduto. Esprimo sincera solidarietà umana al sindaco Miccoli e alla sua famiglia”.

Per l'ex consigliere provinciale di Forza Italia alla Provincia e ora amministratore della Sgm, Mino Frasca, "un amministratore deve avere la libertà di agire obiettivamente nell'interesse del proprio territorio con la certezza che questo non comporti pericoli o conseguenze per la propria persona e per la propria famiglia. Troppi sono i casi di intimidazione che stanno proliferando nel Salento, ai danni di politici e imprenditori - ricorda e questo non è più tollerabile. Occorre un segnale forte e deciso da parte delle forze dell'ordine".

"L'ennesimo grave atto intimidatorio ai danni di un pubblico amministratore salentino, non puó non destare grande allarme", dice il deputato di Forza Italia, Rocco Palese, chiedendo al prefetto di Lecce di convocare "un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica" ed al Governo nazionale di "non restare indifferente dinanzi ai continui tentativi di intimidazione nei confronti di sindaci salentini e pugliesi".

Gli fa eco un altro parlamentare del suo schieramento, Roberto Marti: "Quando gli amministratori subiscono questi colpi c'è sempre una riflessione da fare. Comprendere cosa origina gesti così inconsulti e violenti. La mia solidarietà al sindaco di Squinzano, Mino Miccoli, e ai suoi cari per l'atto intimidatorio che questa mattina l'ha coinvolto. Fiducioso nel lavoro di chi di competenza cercherà di individuare i responsabili, gli sono vicino e gli auguro di continuare in modo sempre responsabile e onesto, così come ha fatto fino a questo momento, la sua attività".

Anche il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, ricorda che "troppo spesso ormai gli amministratori locali stanno diventando bersaglio di un malcontento generale. Sono vicino al sindaco di Squinzano, Mino Miccoli, e alla sua famiglia certamente caduta nella preoccupazione per l'atto intimidatorio subito". 

"Un atto vile e intimidatorio su cui le forze competenti sapranno fare luce. Intanto mando a Mino e alla sua famiglia, certamente provata da questo episodio, un caloroso abbraccio", chiude Damiano D'Autilia, capogruppo di Forza Italia a Lecce. 

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