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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Piazza Giuseppe Libertini

Canone unico e chiusura dei mercati: la protesta degli ambulanti salentini

Il sit-in di protesta, a Lecce, ha visto sfilare decine di veicoli e centinaia di commercianti. Una piccola delegazione ricevuta nella tarda mattinata dal prefetto

LECCE – Canone unico, chiusure delle attività dovute alla zona rossa e senso di esclusione dai processi decisionali da parte delle amministrazioni: scendono in piazza gli ambulanti di tutto il Salento. Un sit-in di protesta è stato infatti organizzato nella mattinata di oggi nel capoluogo salentino. Autorizzato dalla questura, il corteo ha chiamato a raccolta poco meno di 200 commercianti che hanno raggiunto Lecce con decine di vecoli. Numerosi i camion e i mezzi che hanno sfilato lungo i principali viali cittadini.

Un’altra parte della manifestazione si è invece svolta nel tratto che collega via Bari a Piazza Libertini, i due luoghi in cui, se non vi fosse di mezzo l’emergenza sanitaria, si svolgerebbero i consueti mercati. Nella tarda mattinata di oggi, intanto, una piccola delegazione composta da tre ambulanti è stata ricevuta dal prefetto di Lecce, Maria Rosa Trio, per cercare di trovare risposte ai tanti interogativi. “Quella di oggi è soltanto la prima di una serie di proteste che organizzeremo a oltranza”, dichiara uno dei portavoce dei commercianti del Tacco. La manifestazione, presidiata dagli agenti della Digos e dai colleghi della polizia locale impegnati nella gestione della viabilità, è stata pianificata dagli “ambulanti  autonomi salentini”, senza il coinvolgimento delle sigle sindacali.

“Proprio a noi che, operando all’aperto, abbattendo il rischio di contagi è stato precluso il lavoro. I supermercati, in luoghi chiusi, sono affollatissimi e ora il problema saremmo noi? Ci sentiamo invisibili”, dichiara uno dei venditori presenti alla protesta. Nell’oggetto del malcontento che ha scatenato l'indigazione anche altri aspetti tra i quali la presunta pressione fiscale che incombe sulla testa dei commercianti. “Anziché alleggerirci, le varie amministrazioni stanno inasprendo l’ex Tosap (la tassa per l’occupazione di spazi e di aree pubbliche, ndr)”.

Sit-in organizzato dagli ambulanti autonomi salentini

Stando alla lamentela degli ambulanti, l’attuale canone unico mercatale, istituito davanti all’urgenza pandemica a partire dal primo gennaio dell’anno in corso, non sgraverebbe i lavoratori. Tutt'altro. Quell’apparente beneficio fiscale promesso rischierebbe di introdurre persino delle addizionali. “Non è giusto e non è corretto che un venditore ambulante paghi, in proporzione, più del titolare di un bar. Noi sostiamo solo per poche ore, una caffetteria occupa invece lo spazio pubblico coi tavolini h24”, proseguono i commercianti.  Infine, tra le motivazioni della protesta, anche la volontà di essere inclusi nelle scelte che riguarderanno in futuro gli aspetti relativi al commercio ambulante. “In vista di decisioni, chiediamo di essere interpellati prima, non a soluzioni già vagliate”, concludono.

L'amministrazione: "Non aumento, ma riduzione"

Il 29 marzo scorso, il sindaco Carlo Salvemini, insieme agli assessori alle Attività produttive Paolo Foresio e ai Tributi Christian Gnoni, ha ricevuto i rappresentanti delle associazioni degli operatori del commercio. Dopo aver trasferito alla categoria vicinanza e solidarietà per il difficile momento, il sindaco ha raccolto le proposte e le osservazioni delle categorie relative al nuovo regolamento per il canone unico, redatto ai sensi della Legge 160/2019, che comporterà, per gli operatori del mercato di via Bari, stando a quanto riferito, una riduzione del canone da corrispondere per l’occupazione di suolo pubblico. È stato anche chiesto ai rappresentanti delle associazioni di formalizzare le ulteriori richieste, proposte, osservazioni che hanno ad oggetto specifico la situazione delle aree mercatali di Lecce, per verificare la possibilità di corrispondervi.

Due giorni prima, l’assessore Gnoni aveva smentito un aumento del 25 per cento della Tosap, spiegando che il nuovo regolamento sul canone unico approvato in Consiglio comunale si rifletterà, al contrario, con una diminuzione del 10 per cento. “Probabilmente i rappresentanti dei commercianti, nel calcolo della tariffa, hanno omesso di considerare che la tassa è abbattuta del 10 per cento per tutte le attività che si svolgono al di fuori del centro città (del 50 per cento per le marine), secondo la nuova mappatura della città prevista dal regolamento approvato. Inoltre, per i mercati con cadenza bisettimanale il canone sarà rapportato a sette ore di occupazione per singola giornata di mercato (al posto delle otto ore previste in precedenza). Tutto ciò comporterà una riduzione della Tosap per gli operatori di via Bari, non certo un aumento. L’amministrazione ha utilizzato tutto ciò che aveva a disposizione e non credo che il risultato sia trascurabile per un settore che, come tanti oggi, vive forti difficoltà”.

Il nuovo regolamento

Il nuovo regolamento relativo al Canone unico patrimoniale, che riunisce in una sola forma di prelievo le entrate relative all’occupazione di aree pubbliche e la diffusione di messaggi pubblicitari, è stato presentato il 22 marzo, e approvato, in commissione Bilancio. Il canone, istituito dalla Legge 160/2019, andrà a sostituire i prelievi della Tosap, della Cosap, Icp e Cimp, ai fini dell’applicazione del canone per l’occupazione di suolo pubblico su strade e gli spazi pubblici comunali.

Stando a quanto spiegato dall'amministrazione comunale, il nuovo regolamento, redatto dal settore Tributi del Comune di Lecce, prevede per l’applicazione della Tosap una mappatura del territorio cittadino istituendo tre categorie di applicazione, sulla base di criteri di centralità, intensità abitativa, flusso turistico, iniziative commerciali, densità di traffico pedonale e veicolare. La prima categoria comprende il centro città (Centro storico e quartiere Mazzini), inteso come l’area urbana delimitata dai viali Ugo Foscolo leopardi Japigia, rossini, Alfieri, Marche, Gallipoli, dell’Università e Calasso; la seconda categoria (tutta la restante parte dell’area urbana, compresi i quartieri Rudiae- Ferrovia, Leuca Stadio, Santa Rosa, Salesiani); la terza categoria il territorio delle marine, frazioni, borghi e villaggi.

Per la seconda categoria il nuovo regolamento prevede una riduzione del 10 per cento del canone, per la terza una riduzione del 50 per cento ai fini della tassa di occupazione di suolo pubblico. In sostanza dai passi carrabili alle occupazioni di suolo relative attività commerciali o di somministrazione, alle occupazioni edili, sul territorio delle marine la tassazione sarà ridotta della metà.

Il regolamento modifica, inoltre, l’assegnazione delle metrature alle affissioni pubbliche, riducendo di mille metri quadri (da 4.500 a 3.500 metri quadri) lo spazio destinato alle affissioni comunali e aumentando (da 4.500 a 5.500 mq) quello destinato alle affissioni da parte di società di marketing private. Infine, per i mercati con cadenza settimanale il canone sarà rapportato a sette ore di occupazione per singolo mercato (al posto delle otto ore previste in precedenza). Il regolamento è poi approdato nei giorni successivi in Consiglio comunale per l’approvazione definitiva.

Al momento, hanno spiegato sempre dall'amministrazione, per disposizione statale, la riscossione della Tosap per i pubblici esercizi è azzerata fino al 30 giugno 2021. L'Anci è promotrice della proposta di estensione dell’azzeramento al 31 dicembre 2021. “Il nuovo regolamento incentiva in maniera forte gli investimenti sulle marine, in quanto prevede una tassazione ridotta del 50 per cento su ogni tipo di occupazione di suolo pubblico", ha dichiarato nella circostanza Gnoni. "È la chiara volontà da parte dell’amministrazione di incentivare cittadini e imprese ad investire sul nostro litorale, che rappresenta per noi la chiave dello sviluppo futuro della città. Pensiamo di aver realizzato un insieme di regole che tutelano l’equità della tassazione, la cui applicazione, a gettito invariato per le casse comunali, consentirà una più efficiente distribuzione del prelievo”.

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