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Cronaca

Trasporto di studenti disabili: sit-in di protesta dei lavoratori, poi incontro in Provincia

È stato organizzato nel pomeriggio di oggi, davanti a Palazzo dei Celestini, dai rappresentanti dei Cobas. Assieme al sindacato hanno aderito 56 lavoratori e lavoratrici: 28 conducenti e altrettanti oss, per lamentare la gestione delle ore del servizio

LECCE – Tornano a protestare autisti e operatori socio sanitari che prestano servizio nel trasporto scolastico degli studenti disabili. Un sit-in di protesta è stato organizzato nel pomeriggio di oggi, davanti alla sede della Provincia di Lecce, dai rappresentanti dei Cobas.  Assieme al sindacato hanno aderito 56 lavoratori e lavoratrici - 28 conducenti e altrettanti oss - che operano sull’intero territorio della provincia, accompagnando i 136 scolari disabili (per ora usufruiscono del servizio in 114) che frequentano gli istituti superiori, tra i quali 21 costretti in carrozzina.

All’origine della protesta di oggi, che segue quella di alcuni mesi fa per altre motivazioni, vi è il monte ore stabilito dalla ditta con sede a Noci che ha vinto l’appalto nella gara indetta dall’ente di via Umberto I. Tre ore e venti al giorno, rispetto alle quattro del contratto con l’appalto precedente, nelle quali il lavoro di autisti e oss viene considerato non dal luogo di partenza del pulmino, bensì dall’abitazione del primo studente che viene fatto salire sul mezzo.

Il video: parla il segretario provinciale Cobas Giuseppe Mancarella

I punti di partenza dei veicoli sono diversi, in vari comuni della provincia. E se, ad esempio, autista e oss montano sul veicolo a Lecce, ma il primo scolaro disabile abita a Lizzanello, è da questo secondo comune che verrà considerato l’inizio della giornata lavorativa. I 56 lavoratori non ci stanno, chiedendo l’intervento istituzionale per apportare dei correttivi al contratto. Nel pomeriggio intanto, dopo il sit-in, si è tenuto un incontro all’interno di Palazzo dei Celestini, alla presenza del dirigente dell’Ufficio servizi sociali per tentare di trovare una soluzione alla questione.IMG_8644-2

In caso di mancate aperture nei confronti dei lavoratori, il sindacato aveva minacciato uno sciopero Ma il tavolo, al quale ha preso parte anche la società del Barese, si è concluso positivamente: le parti si sono date appuntamento entro un mese, intorno al 20 ottobre, per discutere della totale attivazione del servizio (quando cioè tutti gli studenti disabili saranno tornati sui mezzi) , efficientando l'organizzazione del lavoro dei 56 dipendenti.

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