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Cronaca

Centinaia di famiglie per strada: l’emergenza sfratti colpisce il Salento

I sindacati Uniat, Sunia, Sicet e Unione inquilini consegnano al prefetto di Lecce un documento per chiedere di intervenire. Le proposte riguardano investimenti nell'edilizia e affitti a canoni agevolati per i meno abbienti

LECCE – Migliaia di famiglie sfrattate in tutto il Paese. Solo a Lecce i provvedimenti per morosità “incolpevole” nel 2011 sono aumentati del 7 per cento, mentre l’ultimo bando per l’assegnazione degli alloggi popolari, dell’aprile dello stesso anno, ha contato 1400 domande pervenute per 67 alloggi disponibili, ma ancora cantierizzati. E a distanza di decine di mesi, l’ufficio competente non è riuscito ad esaminarle tutte, mentre altre 250 famiglie aventi diritto ad una casa, rimangono in fiduciosa attesa dal lontano 1999. Se non è un’emergenza questa.

I dati provengono dai sindacati Uniat, Sunia, Sicet ed Unione inquilini che oggi hanno indetto la giornata nazionale di mobilitazione “abbassare gli affitti per fermare gli sfratti”, presentando un documento unitario presso le prefetture di ogni capoluogo.

La situazione degli sfratti, delle centinaia di famiglie rimaste senza un tetto perché messe in ginocchio dalla crisi, incrocia l’impennata di richieste di un alloggio di edilizia pubblica. I Comuni, dal canto loro, dichiarano di aver le mani legate e di non essere più nelle condizioni di offrire una soluzione abitativa.

“Questo quadro a tinte fosche che colpisce, direttamente ed indirettamente, 5 milioni di famiglie e 15 milioni di persone non ha ottenuto, tuttavia, nessun intervento economico o fiscale da parte del Governo” spiegano i sindacati. Anzi, i recenti provvedimenti hanno da un lato eliminato qualsiasi presidio sociale diretto per l’affitto, fondo e finanziamenti per l’edilizia pubblica, dall’altro con le misure fiscali sulla casa e sui redditi di locazione, non hanno contribuito ad un contenimento del caro affitti.

Le proposte, in ogni caso, non mancano. I sindacati ripartono da questo documento unitario, presentato anche al capo di gabinetto della prefettura di Lecce, Guido Aprea, per richiedere: proroga degli sfratti al 31 dicembre 2013, rifinanziare il fondo di sostegno agli affitti, investire sull’edilizia residenziale pubblica, rilanciare i canoni concordati con la partecipazione di imprenditori privati e di combattere l’evasione fiscale che si nutre dei contratti in nero.

 

 

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