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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Precari da circa trent’anni: la situazione dei 23 operatori psichiatrici dei centri diurni

Si tratta dei lavoratori e delle lavoratrici impiegati nei quattro centri gestiti da una cooperativa, per conto della Asl di Lecce. “Rollo aveva garantito la stabilizzazione prima delle sue dimissioni, chiediamo di essere internalizzati”

LECCE – “La speranza è un falso messia”, scrivono sulla propria pagina Facebook, citando il noto psichiatra italiano Franco Basaglia. Per loro, abituati infatti a occuparsi di salute mentale, la stabilizzazione lavorativa sta per diventare un disincantato miraggio. Si tratta dei 23 operatori e operatrici esperti in Riabilitazione psichiatrica dislocati nei quattro centri diurni che fanno capo a una unica cooperativa per conto della Asl di Lecce: due a Lecce ( di cui uno specializzato nel trattamento dei disturbi alimentari), uno a Lequile e l’altro a Campi Salentina.

Ognuno di loro ha un titolo di studio e una mansione differenti, ma tutti sono accomunati da un punto di convergenza: la precarietà. C’è che ci lavora in quelle strutture persino da trent’anni, senza essere stato mai stabilizzato. Chi da venti, o da ventidue anni. Peraltro va detto che se in un primo momento i contratti precari erano quanto meno sottoscritti direttamente dall’Azienda sanitaria, nel tempo il servizio è stato esternalizzato e affidato, tramite gare pubbliche, a delle cooperative.

 Nell’ultimo contratto, i lavoratori e le lavoratrici precari si ritrovano persino profili ridimensionati: sono dunque formalmente degli “animatori” senza titolo, quando in realtà prestano regolare lavoro in ambito clinico e terapeutico come riabilitatori psichiatrici. Stanchi delle continue richieste e relative promesse di stabilizzazione, gli operatori del centro diurno di Lecce hanno incontrato nel pomeriggio di ieri l’assessore regionale alla Sanità Rocco Palese.

Il quale avrebbe rimandato la delegazione di operatori a un incontro con il commissario della Asl leccese, Stefano Rossi, insediatosi di recente a seguito delle dimissioni dell’ex dirigente Rodolfo Rollo, coinvolto nella nota vicenda giudiziaria. Proprio Rollo, tempo addietro, aveva garantito la stabilizzazione dei lavoratori dei centri diurni. Intanto però è cambiata la storia, come hanno dimostrato le pagine delle cronache locali dei giorni scorsi. I cinque operatori leccesi, intanto, hanno organizzato per lunedì prossimo, 25 luglio, un incontro presso la Casa del Popolo, per divulgare l’oggetto della protesta e cercare di ottenere risposte ufficiali a questo disagio. Lungo decenni.

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