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Cronaca Via Xxv Luglio

Addetti alle pulizie della scuole, Intini non paga ed è protesta

Nuovo sit in a causa di una situazione che si trascina da tempo. I lavoratori, senza stipendio da due mesi, per quanto esasperati, continuano a garantire il servizio ed Intini rispedisce la responsabilità al consorzio Miles

 

LECCE - Proteste, sit in, incontri in Prefettura a Lecce e denunce di tutti i tipi: niente è servito, fin’ora, a sbloccare la condizione degli addetti alle pulizie dei plessi scolastici per conto dell’azienda Intini Source. Ben 400 persone avanzano due mensilità di stipendio. A quella di marzo si è aggiunto aprile e, semplicemente, non ce la fanno più. Tra chi vive con l’ansia delle more sulle rate arretrate e chi ha lasciato l’automobile parcheggiata perché non può permettersi l’assicurazione, ci sono lavoratrici che hanno persino rinunciato ad effettuare visite mediche.

Problemi di ordinaria follia nel nostro Salento, laddove se i soldi “si perdono”, non si trovano. E questo sembrerebbe il caso dei lavoratori della ditta di Noci la quale, riferisce il sindacalista Fsi Dario Cagnazzo, avanzerebbe un credito dal consorzio Miles di 14 milioni di euro. “Oggi Intini ci ha presentato una lettera con cui richiede al consorzio di sciogliere questo debito – spiega Cagnazzo durante l’ennesimo sit in di protesta presso la sede leccese del gruppo in via Don Bosco. – Ora ci muoveremo noi, chiedendo al prefetto di Lecce di intervenire nuovamente per sollecitare il pagamento, regolarizzando la situazione”.

In tutto ciò i lavoratori non si sono fermati. Continuano a svolgere imperterriti il loro compito come se venissero retribuiti “perchè prevale il senso di responsabilità, la coscienza di dover tenere pulite le scuole per non recare un danno agli studenti”, aggiunge lui.

Ma come si è arrivati a questo punto? Il “giallo” sui soldi smarriti nella catena d’appalto che dal ministero dell’Istruzione passa attraverso il consorzio Miles e dunque alle ditte finali, non si è mai risolto. Il ministero ha garantito di aver liquidato tutto il saldo per il 2011, ma “rimane il fatto che su tre aziende che lavorano nella provincia di Lecce, per un totale di 1200 lavoratori, questo problema si è verificato solo per il gruppo Intini”. Almeno per il momento, sottolinea il sindacalista.

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