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Cronaca Melendugno

Tra le proteste dei No Tap il trasporto blindato di undici ulivi a Masseria del Capitano

Intorno all'una di notte gli attivisti, che erano seduti in strada nei pressi dell'area di stoccaggio, sono stati spostati di peso dalle forze dell'ordine

MELENDUGNO - Gli undici ulivi espiantati nel cantiere Tap di San Basilio, e dal primo di aprile sistemati temporaneamene nel deposito di Alma Roma a causa del blocco messo in scena dai manifestanti, sono stati trasportati questa notte nell'area di stoccaggio alle porte di Melendugno con l'intervento di un ampio dispiegamento di forze dell'ordine.

Attivisti del Movimento No Tap, un centinaio circa, molti dei quali seduti per terra, hanno impedito il passaggio dei mezzi fino a quando non sono stati spostati di peso dagli agenti di polizia e dai carabinieri in assetto antisommossa. L'obiettivo dell'azione di protesta era quello di fermare ogni attività collegata, direttamente o indirettamente, alla realizzazione del gasdotto che prevede l'approdo a San Foca. Non ci sono stati disordini: una volta che i camion sono entrati con qualche difficoltà a Masseria del Capitano, i dimostranti si sono attestati all'ingresso, blindato da polizia e carabinieri in assetto antisommossa. Sul posto sono arrivati anche gli avvocati Francesco Calabro e Giuseppe Milli.

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Lunedì 8 maggio si era tenuto in prefettura un incontro, alla presenza del sindaco di Melendugno, Marco Potì e del country manager di Tap, nel quale si era stabilito, con il parere dei responsabili dell'Osservatorio fitosanitario regionale e dell'Ufficio provinciale per agricoltura (entrambi dipendenti dalla Regione Puglia) che il trasporto degli alberi per la messa a dimore nell'area di stoccaggio non poteva più essere rimandato.

Il prossimo passo dovrebbe essere quello dell'allestimento di due grandi tendoni, per proteggere le piante in funzione anti xylella: uno a Masseria del Capitano, dove ora in tutto ci sono 168 ulivi, e l'altro a San Basilio dove ne sono stati messi 43. Gli espianti sono terminati, eccezion fatta per una dozzina di ulivi monumentali per i quali però serve il via libera di un'apposita commissione. Dal 1 maggio è comunque scattato il periodo di salvaguardia in base alla legge regionale che vieta qualsiasi tipo di movimentazione fino al 30 ottobre, per rispettare il ciclo vegetativo delle piante.

Prima di ritenere conclusa la cosiddetta fase zero, quella preliminare alla realizzazione del tunnel di spinta, Tap deve tuttavia realizzare la strada di cantiere tenendo anche presente di aver assunto l'impegno, sin dall'inizio, di non interferire con le attività legate alla stagione balneare alla quale oramai non manca molto.

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