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Cronaca Rudiae / Via Padre Bernardino Realino

Via Bernardino Realino, dopo l'investimento montano paura e rabbia

Residenti e commercianti della strada nei pressi della questura, ne denunciano l' abbandono e la scarsa sicurezza. Lunedì scorso un'auto pirata ha travolto una 68enne. "Presto un incontro con il sindaco"

LECCE - A dispetto del suo nome, piuttosto "vezzeggiativo" di paradisiaco, in via Padre Bernardino Realino, è rimasto ben poco. Se vi edificassero anche un castello gotico, lo scenario assomiglierebbe a quello tipico dei film di Tim Burton. Luci soffuse, sbiadite come le strisce pedonali. Invisibili, peraltro posizionate a circa 150 metri le une dalle altre, e neppure segnalate verticalmente come, invece, è previsto dal codice della strada. Buche di ampio diametro che disegnano oscene geometrie sui marciapiedi rialzati. Questo è solo un fotogramma delle strada in questione.

Benvenuti nella zona franca di Lecce, dove tutto è possibile. Uno scorcio che potrebbe tranquillamente confondersi con quello post-sovietico delle zone balcaniche. La differenza però, è che qui, crescono addirittura i funghi. Non è uno scherzo. Il grado di abbandono e decadenza che ora gli abitanti della zona, in maniera compatta e agguerrita, hanno deciso di denunciare, è talmente "collaudato" che persino funghi simili ai tartufi, hanno preso il sopravvento nelle aiuole dimenticate. È autunno. Ma non è bellezza.

"Partiamo dagli attraversamenti pedonali. Non pretendiamo parcheggi, che pure ci farebbero comodo, ma almeno più strisce pedonali. E visibili". A denunciarlo, Rossana Conte, titolare del vivaio che si affaccia sulla strada.  A farle eco, Mauro Cazzella, che assieme alla sorella, gestisce una ferramenta, uno dei numerosi negozi che costellano la strada, dove peraltro è anche residente.  "Dopo l'episodio dell'investimento dell'altra sera nessuno, tra gli amministratori,  ha considerato che non si tratta del primo episodio". Un'altra commerciante della zona, che gestisce un negozio di prodotti per bambini, appena un anno addietro si è ritrovata a dover soccorrere una sua cliente, incinta, travolta mentre attraversava la strada.

residenti-2Anche Claudia Stanca, una giovane residente, ha dichiarato di essersi ritrovata per terra, sospinta da un'auto in corsa.  Anche lei, una bimba in grembo, l'altra in braccio. "La mia proposta? Ridurre la dimensione della carreggiata, magari riconvertendone parte in parcheggi, dipingere sul pavimento la linea di mezzeria come deterrente ai sorpassi scriteriati e alla velocità" ha rimarcato Giorgio Di Donfrancesco. A pochi metri dal tratto in questione, il piccolo tunnel pavimentato con i sampietrini. Che non agevolano le frenate davanti alle strisce orizzontali sbiadite, poste immediatamente all'uscita . Un'emergenza se si considera che, dopo aver attraversato il buio della galleria, gli automobilisti spesso vengono abbagliati dall'impatto della luce.

Qualcuno propone i dissuasori artificiali, come soluzione. "Ma pare non si possano installare per via del passaggio delle autoambulanze", fa sapere Giovanni Nocco, uno dei residenti. Più che dossi,  para-dossi. A sfrecciare a  velocità elevate, infatti,  sarebbero - a detta dei residenti -gli stessi agenti di polizia che, partendo dalla vicina questura, si avviano quotidianamente al parcheggio dei mezzi in via di San Cesario. Per rendere la gimcana di via Realino meno irta di insidie ed ostacoli, il comitato spontaneo che questa mattina si è riunito in protesta, ha proposto la riduzione dell'altezza dei pali della luce, come è già stato fatto in viale dello Stadio, assieme alla sostituzione delle lampadine bianche al posto di quelle giallognole che illuminano ben poco.

Via Bernardino Realino questa mattina

Più pulizia quotidiana, delle siringhe per terra non ne possono più. Più manutenzione, certamente, ma anche una sporadica potatura degli alberi aiuterebbe a ridurre i topi in circolazione, aumentando la visibilità della segnaletica verticale. Sono alcune delle proposte avanzate dei protestanti che ora chiedono risposte concrete e urgenti da Palazzo Carafa. Nelle prossime ore, infatti, vorrebbero convocare il sindaco, Paolo Perrone, e l'assessore ai Lavori pubblici, Gaetano Messuti, che la redazione ha provato, senza riuscirci, a contattare. Restano dunque in attesa tutti quei commercianti e residenti che, quotidianamente, come una grande famiglia,  si ritrovano in quella via. Poiché "Tutti quanti hanno un amore sulla cattiva strada", aveva già fatto sapere De Andrè.

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