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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Legittimo impedimento, a chiederlo sono le avvocatesse. Siglato protocollo

Tutelare le pari opportunità nelle aule di giustizia significa anche consentire alle donne, ma anche agli uomini, di conciliare la vita professionale con le esigenze familiari. Anche l'adozione inserita tra le cause per astenersi dalle udienze

LECCE – Un protocollo d’intesa per la tutela delle pari opportunità nelle aule di giustizia, per garantire alle avvocatesse (ma anche agli avvocati) che dimostrino di averne bisogno di conciliare la loro vita familiare, e quindi le esigenze legate a figli piccoli e a gravidanze, con quella professionale. Un protocollo per garantire che lo stato di gravidanza e la maternità siano riconosciute quali cause di legittimo impedimento alla partecipazione alle udienze civili e penali durante il periodo corrispondente al congedo per maternità.

E’ questo il documento siglato questa mattina negli uffici giudiziari di Lecce, e che porta la firma dei presidenti del comitato pari opportunità presso il Consiglio giudiziario e l’Ordine degli avvocati (rispettivamente il giudice Cinzia Vergine e l’avvocato Laura Bruno) e dei presidenti della Corte d’Appello (Mario Buffa), del Tribunale di Lecce (Mario Benfatto), del Tribunale di sorveglianza (Silvia Dominioni) e del Giudice di Pace (Anna Maria Aventaggiato).

E’ stato inoltre stabilito che, in caso di sussistenza di patologie connesse o gravi complicanze della gravidanza, pur anteriori rispetto al periodo legislativamente previsto (due mesi antecedenti al parto), l’avvocato possa chiedere il rinvio esibendo certificazione medica. Sarà riconosciute come causa di legittimo impedimento anche l’adozione nazionale e internazionale e l’affidamento di un minore per un periodo di tre mesi dall’ingresso dello stesso in famiglia.

Infine, nel periodo successivo ai tre mesi seguenti il parto e sino al compimento dei tre anni di età del bambino, anche adottato o affidato, gli avvocati potranno chiedere al giudice l’anticipazione o la posticipazione dell’orario di udienza nel caso di malattia o di necessità di allattamento.

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