rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Psicologa trovata morta in casa, c'è un indagato. Il legale: accertamenti tecnici

A carico dell'uomo, un amico della 32enne, l'ipotesi di omicidio. Si tratta, però, di un atto dovuto legato ad accertamenti irripetibili

LECCE – Più che di una vera svolta investigativa si tratta, con ogni probabilità, dell’ultimo riscontro investigativo per stabilire, al di là di ogni ragionevole dubbio, che la morte della giovane psicologa di 32 anni, Virginia Quaranta, trovata senza vita nel suo appartamento nel capoluogo salentino a metà giugno, è legata a cause naturali. Un nome è stato iscritto dal sostituto procuratore Francesca Miglietta nel registro degli indagati per il reato di omicidio. Si tratta di un amico della 32enne, l’ultima persona a incontrare la psicologa prima del decesso. L’iscrizione sarebbe legata, più che a un sospetto degli inquirenti, ad alcuni accertamenti tecnici irripetibili che il consulente tecnico nominato dalla Procura eseguirà sui telefoni cellulari della donna (per ricostruire il traffico telefonico e i messaggi). L’indagato, infatti, ha facoltà di nominare un proprio consulente.

Tra circa 60 giorni dovrebbero essere depositate le risultanze della perizia, così come l’esito definitivo dell’esame autoptico. In via preliminare dall’autopsia eseguita dal medico legale Alberto Tortorella non sono emersi segni di violenza o circostanze tali da fa suppore un delitto, attribuendo a una malformazione cardiaca la probabile causa del decesso. Bisognerà comunque attendere l’esito degli esami istologici e tossicologici per avere un quadro definitivo.

“Siamo certi che si tratti di semplici riscontri di natura tecnica – il commento dell’avvocato Francesca Conte, legale dell’indagato –. Un atto dovuto che, all’esito del deposito delle consulenze del medico legale e dell’ingegnere informatico, si concluderà con un’archiviazione”.

Sono state alcune colleghe della donna, preoccupate del fatto che la 32enne avesse disertato un convegno cui avrebbe dovuto partecipare e dai vani tentativi di raggiungerla telefonicamente, a raggiungere l’abitazione di cui possedevano le chiavi (anche per recuperare un notebook). A loro è toccata la macabra scoperta e l’ingrato compito di avvisare i genitori della giovane donna, oltre che allertare le forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti alcuni agenti di polizia. La donna era adagiata sul letto, circondata da confezioni di medicinali, ricette e cartelle cliniche.

La psicologa era originaria di Diso (dove aveva uno studio privato) ma risiedeva a Lecce, in viale Rossini. Si era laureata in Psicologia clinica e della salute nel 2012 presso l'università degli studi di Chieti e aveva svolto attività di tirocinio all'interno dell'Asl di Lecce presso il Centro per i disturbi del comportamento alimentare e presso il consultorio familiare.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Psicologa trovata morta in casa, c'è un indagato. Il legale: accertamenti tecnici

LeccePrima è in caricamento