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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Rudiae / Viale O. Quarta

Un pugno in volto, cade e batte la testa: è in coma e non si sa chi sia

Uno straniero, apparentemente dell'Est, gravemente ferito dopo una lite animata con uno sconosciuto nel piazzale della stazione ferroviaria. E' ricoverato in Rianimazione e non ha documenti. La polizia cerca l'aggressore

LECCE – Uno in coma, ricoverato da ieri sera nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. L’altro, fuggito chissà dove. Ed è un mistero doppio, quello che stanno cercando di sbrogliare gli investigatori della squadra mobile della questura perché, per prima cosa, devono identificare la vittima.

Di questa, infatti, per ora non si sa praticamente nulla. In apparenza si tratta di uno straniero dell’Est europeo, sulla quarantina d’anni, ma data l’assenza di documenti di riconoscimento e le condizioni in cui versa, per cui per ora non può parlare, la sua identità resta un enigma.

Si sospetta che si tratti di uno dei tanti senza fissa dimora, stranieri extracomunitari e non, che ruotano nelle ore serali attorno alla stazione ferroviaria di Lecce e al suo piazzale. Cioè, il teatro di quest’aggressione. L’ennesimo episodio degli ultimi tempi, per un’escalation che sta diventando davvero preoccupante. In tutte le ore, ma specie una volta tramontato il sole, infatti, questa zona nel pieno centro del capoluogo si trasforma in una calamita di problemi fra risse, ubriachezza molesta, vandalismo.  

Le segnalazioni di una lite molto animata fra due  stranieri sono giunte intorno alle 20 alla centrale operativa della questura. Fra i primi ad arrivare sul posto sono stati gli agenti delle volanti di polizia e il 118 con un’ambulanza. Stando alle prime ricostruzioni, nella zuffa fra i due, l’uomo che ha avuto la peggio sarebbe stato colpito da un violento pugno in testa, tale da farlo cadere malamente all’indietro, fino a battere la nuca per terra. E’ possibile che i due litiganti avessero anche abusato di alcool, e questo se da un lato aumenta l’aggressività, dall’altro obnubila i riflessi.

Di certo, quando il misterioso feritore ha visto che il suo avversario non si muoveva più, sicuramente anche spaventato per le conseguenze, è fuggito a gambe levate. E ora la polizia sta cercando di scoprire quanti più dettagli possibili, per rintracciare il fuggitivo, sperando anche nell’aiuto di videocamere di sorveglianza. In altre situazioni si sono rivelate determinanti.

Come detto, esiste in tutto questo un problema generale. Piazzale della stazione, viale Oronzo Quarta, via Don Bosco e altre strade nelle vicinanze, specie dopo una certa ora, diventano zone quasi off limits. Da anni si cerca di combattere fenomeni come prostituzione e bivacco, ma con esiti blandi. E così, si sprecano gli interventi per situazioni anche drammatiche. Uno dei più gravi episodi è avvenuto ai primi di aprile, quando un afgano è stato accoltellato a un braccio da un marocchino, poi rintracciato dalla polizia e arrestato.   

  

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