rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Gallipoli

Quartiere da salvare, "Conca d'Oro" chiama il Comune

Gallipoli: l'associazione residenti zona del Lido San Giovanni e Legambiente sollecitano interventi adeguati alla crescita urbanistica del rione: recupero della zone verdi, segnaletica, illuminazione

Torna a far sentire la sua voce l'associazione dei residente della zona interna al quartiere del Lido San Giovanni di Gallipoli che risponde al nome di "Conca D'oro2008". Si tratta della cassa di risonanza degli abitanti annuali e dei villeggianti estivi del quartiere turistico nella zona a sud della cittadina ionica che conta ormai abitualmente ben oltre i 1500 residenti e che in vista della stagione balneare, ormai alle porte, chiama in causa il Comune sollecitando una maggiore attenzione verso un quartiere che ha assunto, negli ultimi anni, le caratteristiche urbanistiche di zona residenziale. Questo almeno sulla carta, visto che ciò che denunciano all'unisono i referenti dell'associazione Conca d'Oro, è proprio la mancanza di servizi e manutenzione ordinaria e straordinaria adeguati all'importanza urbanistica dell'intera zona. I residenti lamentano per lo più lo stato di precarietà e di trascuratezza che insiste in tutto il tratto che si estende tra via Salento e la zona lottizzata della Conca d'oro appunto, che insite sul prolungamento di via Dante Alighieri. E proprio quella di identificare e circoscrivere adeguatamente la zona di competenza della stessa associazione diventa impresa ardua a causa del mancato adeguamento della toponomastica delle vie interne della zona del Lido San Giovanni. Una delle questione poste all'attenzione degli amministratori pubblici nel corso di un apposito incontro preliminare svoltosi nei giorni scorsi tra i rappresentati del quartiere, il presidente provinciale di Legambiente, Maurizio Manna, e ben quattro assessori della giunta Venneri.

Incontro nel quale i delegati dell'associazione Conca d'Oro hanno illustrato tutte le criticità presenti nella zona residenziale (corredata da apposito dossier fotografico) investendo per le singole competenze i rappresentanti dell'esecutivo cittadino, Giovanni Pisanello, assessore delegato alle periferie e marine, Giuseppe Barba (Lavori Pubblici), Rosario Spada (Attività produttive) e Gabriella Casavecchia (Turismo). L'incontro, a detta degli stessi promotori e delegati dei residenti, per quanto interlocutorio, è stato definito alquanto proficuo atteso che gli assessori chiamati in causa hanno mostrato, ognuno per i propri specifici ambiti di competenza, attenzione e disponibilità a "smuovere le acque" e venire incontro alle esigenze del quartiere gallipolino. Una sorta di patto d'onore che dovrà essere comunque suggellato da un nuovo incontro formale in Comune, già fissato per la fine del mese. Appuntamento al quale l'associazione Conca d'oro auspica possa partecipare direttamente anche il primo cittadino, Giuseppe Venneri.

In quella sede i rappresentanti de la Conca d'Oro non faranno altro che ribadire le loro richieste che comprendono la fornitura dell'arredo urbano per una piazzetta bonificata e curata a proprie spese dai residenti, l'adeguamento della numerazione civica e della toponomastica delle strade atteso anche che nella zona continuano a sorgere nuovi complessi abitativi. E ancora la sistemazione dell'asfalto e della segnaletica stradale, un'adeguata pulizia delle strade e dei marciapiedi, nonché delle aree verdi e delle pinete. Il prolungamento della linea dei bus urbani che ora si ferma all'altezza di via Ariosto, e la soluzione della "pericolosa" presenza di un capannone con copertura con lastre di amianto. E che dire dell'illuminazione pubblica del tutto inadeguata in molte vie e soprattutto su via Dante Alighieri? Problema che si acuisce in particolare in inverno e nelle giornate di pioggia, dove già con le prime gocce buona parte del quartiere rimane completamente al buio per qualche difetto legato alle centraline di alimentazione della zona.

Ma in particolare, con il supporto del presidente di Legambiente, Maurizio Manna i residenti del Lido San Giovanni hanno intavolato la questione della tutela ambientale e delle zone verdi (tra cui quelle recentemente privatizzate) che le prescrizioni relative al parco naturale di Punta Pizzo inseriscono tra le aree di protezione speciale e sito d'interesse comunitario. Ma visto che anche nelle intenzioni degli stessi residenti e degli amministratori di Palazzo Balsamo non c'è l'intenzione di danneggiare l'azione, per alcuni versi anche meritoria, dei privati che hanno recuperato le pinete di via Dante e ottenuto le concessioni per attivare i loro locali all'aperto, la richiesta è almeno quella di intensificare i controlli affinché le stesse attività tengano in debito conto il "rispetto al riposo e alla quiete pubblica" degli abitanti nel periodo estivo. Questo dovrebbe essere disciplinato da un'apposita ordinanza comunale relativa alle emissioni acustiche e agli orari di apertura di tutti i locali della cittadina ionica. "Confidiamo nel buon senso delle istituzioni che si sono dimostrate alquanto sensibili alle nostre problematiche" chiosano dall'associazione Conca d'Oro, "al fine di non ripetere un'altra tragica stagione estiva come quella vissuta lo scorso anno dai residenti del quartiere abbandonato nel totale degrado. Qui c'è gente che ha fatto sacrifici per comprarsi una casa e accollarsi un mutuo, che vive tutto l'anno e che non è certo un cittadino di serie B. Vogliamo più attenzione per il nostro quartiere con servizi e strutture adeguate ad zona residenziale in continua espansione".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Quartiere da salvare, "Conca d'Oro" chiama il Comune

LeccePrima è in caricamento